Roma , venerdì, 5. giugno, 2020 11:00 (ACI Stampa).
Il Coronavirus sta colpendo alle radici le economie più deboli dei diversi continenti. La sfida è la risposta da dare nell’immediato continuando a progettare per il futuro.
E la sfida è stata raccolta dai Figli di Don Bosco, che si sono attivati in tutti i paesi per sostenere le popolazioni colpite dall’emergenza causata dal Covid-19, soprattutto nelle situazioni in cui i sistemi sanitari sono deboli, mancano medici e strumenti, le popolazioni sono già provate da altre malattie infettive oltre che dalla povertà e dalla fame.
In Africa, in America Latina e in Asia i missionari sono nelle baraccopoli, nei villaggi rurali, al fianco dei più svantaggiati, attraverso campagne di prevenzione, distribuzione di mascherine, sapone e disinfettante, soccorso alimentare e accoglienza.
Il presidente di Missioni Don Bosco, Giampietro Pettenon, spiega che nei paesi più poveri è impossibile chiedere alla maggior parte delle persone di stare a casa: spesso la loro fonte di reddito deriva da piccoli lavoretti che vengono svolti proprio in strada. A volte una vera casa in cui rifugiarsi non c’è, come nel caso dei bambini di strada. Per questo è di vitale importanza insistere, insistere e ancora insistere sulle regole più semplici: lavarsi le mani, evitare i contatti, prendersi cura della propria igiene personale, pur sapendo che per molti non sarà possibile attenervisi alla lettera.
In Africa racconta Padre Mario Perez missionario venezuelano che vive a Mbuji May, un’enorme città, poverissima, nel cuore della Repubblica Democratica del Congo “ abbiamo creato un team composto dai ragazzini più grandi, che si sono presi il compito di disinfettare più volte al giorno gli spazi comuni. Hanno il ruolo di sensibilizzare le persone alle pratiche igieniche più elementari, come il lavaggio delle mani, che qui non è cosa scontata, ed è difficile da praticare perché non c’è acqua”. In Africa, la carenza idrica è un problema endemico, la prevenzione sia ancora più difficile. “Proprio per questo abbiamo installato diverse fontanelle che attingono al nostro sistema idrico”, aggiunge, “Per permettere a più persone di avere a disposizione un po’ d’acqua per lavarsi le mani”.