Città del Vaticano , mercoledì, 3. giugno, 2020 11:00 (ACI Stampa).
"Cari fratelli e sorelle degli Stati Uniti, seguo con grande preoccupazione i dolorosi disordini sociali che stanno accadendo nella vostra Nazione in questi giorni, a seguito della tragica morte di George Floyd. Cari amici, non possiamo tollerare né chiudere gli occhi su qualsiasi tipo di razzismo o di esclusione e pretendere di difendere la sacralità di ogni vita umana".
Papa Francesco è chiaro. Durante i saluti in lingua inglese, il Pontefice ricorda che non accetta nessuna forma di razzimo o esclusione.
E' sotto gli occhi di tutto il mondo la vicenda di George Floyd avvenuta nella città di Minneapolis, in Minnesota.
L'episodio ha ottenuto rapidamente risonanza internazionale in seguito alla diffusione del controverso filmato dell'arresto di Floyd stesso, dal quale sono successivamente scaturite proteste e manifestazioni contro l'abuso di potere da parte delle forze di polizia, nonché l'odio razziale perpetrato dalle stesse. Nel filmato viene mostrato l'agente di polizia Derek Chauvin, dopo aver arrestato Floyd per un furto, premere il suo ginocchio sul collo di Floyd per 8 minuti e 46 secondi e gli altri agenti non fare nulla per fermarlo. George Floyd è morto subito dopo quell'arresto. "Non riesco a respirare", continua a ripetere George.
"Nello stesso tempo dobbiamo riconoscere che la violenza delle ultime notti è autodistruttiva e autolesionista - dice ancora il Papa riferendosi alle manifestazioni avvenute in America in questi giorni - Nulla si guadagna con la violenza e tanto si perde”.