San Luigi Maria Grignon de Monfort è stato un grande missionario francese. Alla Madonna dedicherà tutta la sua esistenza, trascorsa come missionario.
Instancabile percorse i chilometri per insegnare ad amare Dio agli uomini del suo tempo, superando e sopportando numerose prove e difficoltà pur di trasmettere gli insegnamenti del vangelo.
L'opera, giunto alla letteratura ascetica, con alcune pagine mancanti, da subito, ebbe un enorme successo.
Diviso in tre parti: Maria nella storia della salvezza; il culto a Maria nella Chiesa e la perfetta consacrazione a Gesù Cristo, si propone di innestare tutta la vita di fede del cristiano, guardando alla Madre di Dio.
Leggendo il libro si apprende come chi si affida alla Theotokos procede spedito verso Cristo. Già perché Maria conduce al Cristo, portando il fedele nelle sue mani.
La devozione a Maria non è sentimentalismo o desiderio di essere esauditi nei propri interessi, ma è linfa vitale che irrora tutta la vita dell'uomo.
Può consistere in manifestazioni esteriori come la recita del Santo rosario, l'iscrizione alle sue Confraternite, lo Scapolare, i digiuni o le elemosine, oppure nel portare le catenelle benedette che rappresentano, secondo il santo, il segno di quella consacrazione esteriore nelle mani della Madre, ma queste non devono essere idoli, ma mezzi per amare Maria.
La vera devozione consiste nell'offrire la propria vita a Gesù Cristo, per la mani della Vergine Maria. Quindi “la perfetta consacrazione a Gesù Cristo, altro non è che una consacrazione perfetta e totale di se stessi alla Vergine santissima e questa è la devozione che io insegno”(Capitolo Primo Parte Terza).
Il Cristo fu affidato a Lei, dal Padre, dalla nascita alla morte in croce, pertanto è Lei che conduce al Figlio con il suo materno aiuto.
Con Maria, in Maria e per Maria è il leitmotiv della vita battesimale che il fedele sperimenta nella sua consacrazione alla Madre.
Il Trattato insegna ad agire “guardando a Maria come al modello perfetto di ogni virtù e santità, plasmato dallo Spirito Santo in una semplice creatura, perché lo imitassimo secondo le nostre povere capacità”.
Il missionario bretone, usando un linguaggio tipico del suo mondo, è chiarissimo osservando che tutta le opere dell'uomo possono essere messe nelle mani di Maria, che le porta a compimento nella realizzazione del Regno dei cieli.
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Non è finta pietà o qualcosa di affettivo, ma libera adesione della volontà che senza la Madre del Verbo incarnato, non può procedere per la felicità, data dal messaggio evangelico.
Un altro grande santo colse questi aspetti, Sant'Alfonso Maria de Liguori, il quale nelle sue Glorie di Maria, evidenzia la necessità della devozione alla Madonna, nella ascesi cristiana.
Il testo di Grignon de Monfort, splendido e illuminate, apre vallate sconfinate di bene e di bellezza tutte all'insegna della Madre che ama a tal punto da donare il Figlio per la Redenzione della società di tutti i tempi.
Come consacrarsi al Cuore Immacolato di Maria:
Disponi pure, se vuoi, di tutto me stesso senza alcuna riserva per compiere ciò che è stato detto di te: “Ella ti schiaccerà il capo” [Gen. 3, 15], come pure “tu sola hai distrutto tutte le eresie sul mondo intero” [ufficio della B.V. Maria], affinché nelle tue mani immacolate e misericordiosissime io divenga uno strumento utile per innestare e incrementare il più fortemente possibile la tua gloria in tante anime smarrite e indifferenti e per estendere, in tal modo, quanto più è possibile il benedetto Regno del sacratissimo Cuore di Gesù. Dove tu entri, infatti, ottieni la grazia della conversione e della santificazione, poiché ogni grazia scorre attraverso le tue mani dal Cuore dolcissimo di Gesù fino a noi.
Concedimi di lodarti, o Vergine santissima.