Città del Vaticano , lunedì, 14. settembre, 2015 11:30 (ACI Stampa).
L’immigrazione? Una sfida di accoglienza per l’ Europa, ma anche un pericolo di infiltrazioni terroristiche. A pensarlo è Papa Francesco che lo dice in una lunga intervista radiofonica trasmessa da Rádio Renascença, una delle più antiche emittenti europee la cui proprietà è in parte del Patriarcato di Lisbona.
L’intervista tocca tutti i temi cari a Papa Francesco. Dalla educazione dei giovani e la catechesi che significa “ dare una dottrina per la vita” al ruolo che l’ Europa deve riconquistare di guida culturale recuperando, dice il Papa: “L'Europa deve riprendere il suo ruolo, ossia recuperare la sua identità”, deve, spiega il Papa, recuperare le sue radici cristiane.
Uno dei temi centrali del colloquio radiofonico è quello dei migranti. Una sfida per l’ Europa con qualche incognita: “devo riconoscere che le condizioni della sicurezza territoriale oggi non sono le stesse di altre epoche perché a 400 chilometri dalla Sicilia c’è una guerriglia terrorista sommamente crudele. E quindi il pericolo della infiltrazione è reale.”
Ma per il Papa la sfida dell’accoglienza è la più grande. “ Vediamo questi rifugiati, sono povera gente che fugge dalla guerra e dalla fame. Ma questa è la punta dell’iceberg”, la vera causa, spiega il Papa “ è un sistema socioeconomico cattivo e ingiusto”. Il Papa ricorda che al centro dei sistemi economici deve esserci la persona è invece oggi troppo spesso non è così.
Francesco ricorda che la immigrazione è parte della storia di tanti paese, proprio come la sua Argentina, e che i migranti possono essere la ricchezza dei paesi dove vanno a vivere. Ma riconosce anche che c’è il problema in Europa della disoccupazione giovanile “ e non si deve essere semplicisti in questo”, ma la accoglienza è un comandamento della Bibbia.