Città del Vaticano , sabato, 30. maggio, 2020 18:12 (ACI Stampa).
“Tu, Salvezza del popolo romano, sai di che cosa abbiamo bisogno e siamo certi che provvederai perché, come a Cana di Galilea, possa tornare la gioia e la festa dopo questo momento di prova”.
Queste le parole che Papa Francesco ha pronunciato all’inizio della preghiera del Rosario alla Grotta di Lourdes per la conclusione del mese di maggio. Dopo aver deposto dei fiori nella Grotta, replica di quella di Massabielle, il Papa ha dato il via al rito. Ogni decina del Rosario è stata introdotta da una meditazione proposta da alcune donne e uomini in rappresentanza di varie categorie di persone particolarmente toccate dall’emergenza sanitaria causata dal COVID-19. Un medico e un'infermiera; una persona guarita e una che ha perso un famigliare; un sacerdote, cappellano ospedaliero, e una suora infermiera; una farmacista e una giornalista; un volontario della Protezione Civile con la propria famiglia e una giovane famiglia, a cui è nato, proprio in questo periodo, un bambino.
Le decine sono state recitate in diretta streaming nella lingua dei segni La celebrazione mariana è stata promossa dal Pontificio Consiglio per la Promozione della Nuova Evangelizzazione, sul tema: "Assidui e concordi nella preghiera, insieme con Maria (At 1,14)". Si sono uniti in questo momento di preghiera, trasmesso in mondovisione alla vigilia della Domenica di Pentecoste, i Santuari mariani del mondo tra cui ovviamente Lourdes.
Al termine della recita del Rosario il Papa e i presenti, rigorosamente distanziati e con mascherina, hanno recitato una preghiera:
«Sotto la tua protezione cerchiamo rifugio, Santa Madre di Dio». Nella presente situazione drammatica, carica di sofferenze e di angosce che avvolgono il mondo intero, ricorriamo a Te, Madre di Dio e Madre nostra, e cerchiamo rifugio sotto la tua protezione.