Leopoli , giovedì, 28. maggio, 2020 15:00 (ACI Stampa).
Un centro anticrisi per affrontare l’emergenza coronavirus: la Chiesa Greco Cattolica Ucraina, con il sostegno della Caritas, lo ha messo in piedi in Ucraina. In particolare, l’arcivescovo maggiore Sviatoslav Shevchuk ha messo a disposizione la sua residenza di Leopoli per infermieri e dottori (circa 40) che devono stare in quarantena dopo il turno di lavoro.
Il centro ant-crisi fornisce assistenza in cinque aree: spirituale, psicologica, medica, sociale e comunicativa. Il centro è costituito dai rappresentanti della Curia dell’arcivescovo maggiore, dai rappresentanti di varie eparchie della Chiesa Greco Cattolica Ucraina e da Caritas Ucraina.
Il centro ha l’obiettivo di fornire assistenza mirata ai pazienti affetti da coronavirus, alle loro famiglie e al personale medico sanitario, e allo stesso tempo di sviluppare una giusta strategia di comunicazione sul tema.
Al momento, ci sono quasi 22 mila casi di coronavirus confermati in Ucraina. Sono state registrate quasi 8 mila guarigioni e poco meno di 700 decessi.
Tra le attività di sostegno ai poveri, anche la distribuzione pasti caldi agli anziani e alle persone bisognose della città. Il servizio è cominciato il 14 aprile, e l’assistenza è fornita nell'ambito del progetto di beneficenza COVcheh dell'Arcidiocesi di Leopoli della Chiesa greco-cattolica ucraina. Il progetto ha come base l’ospedale di Andrei Sheptytsky. Il cibo viene consegnato a persone i cui nominativi e indirizzi sono forniti dal Dipartimento di Politica Umanitaria del Consiglio comunale di Leopoli, mentre l’ospedale di Sheptytsky e il comune hanno firmato un protocollo di intesa per la collaborazione.