Una sanificazione dei luoghi che sono stati chiusi “in considerazione della spontanea inattivazione del virus dopo 9 giorni, basta una “pulizia con uso di detergenti neutri.”
Da adesso in poi però con la riapertura occorre “pulire con cadenza giornaliera gli ambienti di uso comune e/o di passaggio, le superfici e gli oggetti inclusi maniglie, corrimano, tavoli, interruttori della luce, inginocchiatoi, panche, confessionali, tablet e audioguide individuali, etc., utilizzando acqua e detergente neutro. Si potrà poi disinfettare con panni in microfibra inumiditi con soluzioni di alcol etilico al 70% che si può ottenere o diluendo in acqua potabile soluzioni concentrate o utilizzando alcol etilico denaturato”.
Attenzione però a che tipo di detergenti si usano per gli oggetti artistici: “Si deve assolutamente evitare di operare sulle superfici di opere d’arte come dipinti, sculture, tavole, etc.: non è infatti necessario perché queste non influiscono sulla diffusione del contagio da COVID-19, al contrario potrebbero risultarne seriamente danneggiate”. Niente varichina “perché possono produrre effetti dannosi (non solo per contatto diretto, ma anche attraverso i vapori) su molti diversi materiali come metalli, sostanze organiche, pigmenti, etc”.
Anche gli UV sono pericolosi “possono essere pericolose per la salute delle persone e dannose per i materiali organici costitutivi delle opere, in quanto inducono fenomeni rapidi e pericolosi di degrado, come lo scolorimento e l’infragilimento strutturale”.
Altra indicazione pratica per gli oggetti sacri: “In caso di necessità di movimentazione o esposizione, per processioni o altre funzioni liturgiche, toccare gli oggetti di interesse religioso e artistico solo se muniti di guanti adeguati e DPI necessari. In caso di rischio di contaminazione, ricoverare l’oggetto in un ambiente isolato per i 10 giorni successivi. Delimitare l’area intorno a balaustre, acquasantiere o altri manufatti di culto non strettamente necessari, per impedirne l’accesso ai fedeli e così evitare di dover procedere a ripetute operazioni di sanificazione, le quali devono essere eseguite da personale specializzato”.
Per qualunque dubbio e per la necessaria assistenza la La Direzione dei Musei e dei Beni Culturali resta a disposizione.
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Ecco il testo integrale
Questa breve guida si rivolge a tutti coloro che devono gestire ambienti con beni culturali mobili e immobili, e zone confinanti. L’intento è fornire consigli di ordine pratico per poter eseguire, ove necessario, le sanificazioni senza esporre le opere ad alcun pericolo di danneggiamento. Le indicazioni qui riportate recepiscono le misure di contenimento e prevenzione dal contagio da SARS-COV-2 suggerite dalla Direzione di Sanità e Igiene dello Stato della Città del Vaticano.
-Si consiglia di garantire un buon ricambio d’aria tenendo in considerazione le esigenze conservative specifiche dei materiali costitutivi delle opere d’arte, avendo cura di rispettare i parametri termoigrometrici idonei per la corretta conservazione dei beni.
-Non è necessario eseguire una sanificazione alla riapertura di ambienti museali, culturali, basiliche, luoghi della cultura in considerazione della spontanea inattivazione del virus dopo 9 giorni.
-Non è necessario procedere alla sanificazione di superfici calpestabili con prodotti chimici disinfettanti ma è necessaria solo una pulizia con uso di detergenti neutri.
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-Pulire con cadenza giornaliera gli ambienti di uso comune e/o di passaggio, le superfici e gli oggetti inclusi maniglie, corrimano, tavoli, interruttori della luce, inginocchiatoi, panche, confessionali, tablet e audioguide individuali, etc., utilizzando acqua e detergente neutro. Si potrà poi disinfettare con panni in microfibra inumiditi con soluzioni di alcol etilico al 70% che si può ottenere o diluendo in acqua potabile soluzioni concentrate o utilizzando alcol etilico denaturato (Es. Alcol Locatelli o Alcol bianco 70, etc.), evitando di produrre schizzi e spruzzi e avendo cura di stare lontano da fiamme libere come candele, lampade etc..
Diluizione di alcol etilico 95°-96° (tipologia che con maggiore frequenza si trova in commercio): 4 parti di alcol etilico e 1,5 di acqua. Es. : 400 ml di alcol etilico + 150 ml di acqua.
Tempo di contatto: max 1 minuto.
-Si sconsiglia di provare la compatibilità dei prodotti per la pulizia (detergenti) o per la disinfezione (soluzioni idroalcoliche) su superfici con finiture organiche (vernici, smalti ..), o sulle dorature. Si deve assolutamente evitare di operare sulle superfici di opere d’arte come dipinti, sculture, tavole, etc.: non è infatti necessario perché queste non influiscono sulla diffusione del contagio da COVID-19, al contrario potrebbero risultarne seriamente danneggiate. Qualora le superfici da sanificare siano sensibili all’alcol come es. il plexiglas, le vernici o lacche e le finiture superficiali di arredi lignei potranno essere impiegati prodotti “disinfettanti” a base di Sali ammonico quaternari (ammoniaca al 50%) anche in miscela con alcol etilico diluito .
Diluizione Cloruro di Benzalconio 50% (in commercio con marca PHASE ): 1 parte di Cloruro di Benzalconio 50% (in commercio con marca PHASE) e 99 di acqua (soluzione all’1%). Es. : Cloruro di Benzalconio 50% 10 ml + 990 ml di Acqua.
In commercio Diluizione Alcosan Diversey : pronto all’uso