La Habana , giovedì, 28. maggio, 2020 9:00 (ACI Stampa).
“Che il mondo si apra a Cuba e che Cuba si apra al mondo”. Giovanni Paolo II disse queste parole arrivando en la isla nel 1998, in un viaggio sperato, cercato, voluto e preparato dal Cardinale Roger Etchegaray, che sin dagli anni Ottanta andava a parlare con Fidel Castro. Poco più di venti anni dopo, all’Avana si costruisce una nuova chiesa, la prima dai tempi del castrismo. E viene dedicata proprio a San Giovanni Paolo II.
Già nel 2019 si era costruita una nuova chiesa, in località Sandino, ed era la prima in assoluto a poter essere costruita dopo decenni di ateismo di Stato. Ma di certo la portata simbolica di una nuova chiesa costruita nella zona della capitale dimostra come la richiesta di San Giovanni Paolo II stia diventando, a poco a poco, realtà. E tra l’altro, dopo Giovanni Paolo II, anche Benedetto XVI fece visita alla isla, e così fece Papa Francesco, il quale vi ha fatto tappa anche per lo storico incontro con il Patriarca di Mosca Kirill.
La piccola chiesa dell’Avana si trova poco fuori dalla capitale, e la richiesta di costruzione è rimasta in sospeso per il 25 anni, ha spiegato Aiuto alla Chiesa che Soffre. La chiesa serve il barrio Reparto Antonio Guiteras, dove c’è una comunità cattolica nata nel 1993, che conta un centinaio di persone. Il barrio è uno di quelli che più è cresciuto dai tempi della revolucion, tanto che ora ha circa 30 mila abitanti.
Il barrio è ad otto chilometri dalla capitale, la chiesa in costruzione è la seconda in costruzione dalla rivoluzione del 1959. La prima pietra della chiesa è stata posta il 18 marzo 2015 dal cardinale Jaime Ortega, morto nel 2019. Durante la cerimonia di pos della prima pietra, il Cardinale affermò che “in questo luogo dove una Chiesa di pietre vive, che siete voi, ha perseverato nella fede, si consacra la parrocchia alla grande devozione del Papa santo”.
I finanziamenti per la costruzione arrivano da varie organizzazioni e da Aiuto alla Chiesa che Soffre, che ha deliberato un finanziamento di 26 mila euro per il progetto. Per la costruzione, sono stati usati anche i materiali usati per costruire l’altare che fu utilizzato durante la visita di Benedetto XVI all’Avana nel 2012. A causa del coronavirus, la comunità non ha potuto festeggiare il centenario della nascita di Giovanni Paolo II. Nella chiesa, anche un quadro della Divina Misericordia, alla cui devozione è dedicata la comunità.