Roma , giovedì, 21. maggio, 2020 14:00 (ACI Stampa).
Sono aperte da oggi le iscrizioni per la nuova edizione di “Generiamo Lavoro: un cantiere aperto”, il percorso che mette al centro il lavoro dignitoso coniugando valori e strumenti concreti promosso dalle dalle ACLI di Roma ( Associazioni cristiane lavoratori italiani) e dalla Pastorale Sociale della Diocesi di Roma. In questo momento così difficile a seguito dell’emergenza sanitaria il mercato del lavoro è diventato ancora più difficile da affrontare. Per questo motivo ACLI Roma ha pensato ad un bel progetto. L’itinerario formativo gratuito è rivolto ai giovani tra i 18 e i 30 anni e prenderà ufficialmente il via il 3 giugno prossimo. Gli incontri si terranno online, tramite un’apposita piattaforma. ACI Stampa ne ha parlato con Lidia Borzì, presidente delle ACLI di Roma e provincia
"Cantiere generiamo lavoro". Esattamente in cosa consiste questo progetto?
"Si tratta di un percorso che le ACLI di Roma stanno portando avanti insieme alla Pastorale Sociale della Diocesi di Roma e con la collaborazione di Cisl di Roma e Rieti, Confcoperative Roma, UCID Roma, Azione Cattolica Roma, MLAC Lazio, MCL Roma e Centro Elis, con il sostegno della Camera di Commercio di Roma, la terza edizione partirà “a distanza” il prossimo 3 giugno. L’iniziativa incarna la mission delle ACLI di Roma e nasce perché crediamo che investire sul binomio giovani e lavoro equivalga ad investire sul futuro. Il perno del nostro cantiere è la Scuola Permanente che non insegna mestieri ma che coniuga una visione alta del lavoro, mutuata dalla Dottrina Sociale della Chiesa, a strumenti concreti per facilitare l’ingresso dei giovani nel mondo del lavoro e ne valorizza attitudini e talenti, investendo sulle soft skill, ovvero le competenze trasversali come la comunicazione efficace e il team building, Sono previsti inoltre seminari su tutele e diritti, sull’imprenditoria e la cooperazione, i partecipanti saranno preparati ad affrontare il colloquio di lavoro ed elaborare un curriculum vitae efficace. Tutti passaggi indispensabili in questo momento di grande incertezza che inesorabilmente frena anche le nuove assunzioni. Il Cantiere Generiamo lavoro può rappresentare inoltre un primo passo per una vera e propria “Alleanza per il lavoro dignitoso”, che caldeggiamo fortemente, un Patto nel segno della sussidiarietà circolare, tra tutti i soggetti interessati a contrastare la disoccupazione, l’inoccupazione, il lavoro nero e le forme di precariato, per mettere in cima a tutte le priorità il lavoro dignitoso quale pilastro fondamentale per la crescita integrale e la tutela della dignità della persona e di tutta la comunità".
Durante il lockdown le ACLI Roma in che modo sono state vicino a chi era in difficoltà? Quali sono state le iniziative e quante ancora perdurano anche nella Fase 2?
Fin da subito abbiamo avviato “Distanti, ma vicini” un’iniziativa articolata per stare al fianco dei più fragili secondo le normative vigenti ma anche potenziando il nostro modello di azione sociale, in cui la risposta ai bisogni primari nell'emergenza diventa un gancio per includere le persone in difficoltà in una rete di protezione sociale a tutto tondo che mette al centro la dignità delle persone stesse, favorisce l’esigibilità dei diritti, mette in campo azioni di contrasto alla povertà educativa e politiche attive in particolare sul lavoro – come il Cantiere – attività aggregative per contrastare la solitudine, facendo al tempo stesso da pungolo alle Istituzioni. Questo è possibile grazie alla valorizzazione della rete e al sistema alle porte sociali – una nostra intuizione - che favoriscono la presa in carco integrale delle persone. Durante il lockdown abbiamo assistito oltre 3000 persone con la consegna di pacchi e la redistribuzione di eccedenze alimentari in particolare frutta e verdura recuperate con la nostra buona pratica IL CIBO CHE SERVE, che durante l’anno contribuisce ai pasti di 4mila poveri al giorno e da febbraio ad oggi ha avuto un’impennata del 60%, recuperando 30mila kg di frutta, verdura e prodotti da forno consegnati a domicilio. Abbiamo percorso fino ad ora più di 10mila km per l solidarietà in questo periodo! Inoltre, più di 1000 persone sono state accompagnate in percorsi di esigibilità dei diritti, per ottenere contributi e sostegno in questa situazione drammatica. Abbiamo attivato un centralino di Segretariato sociale, che resta funzionante, con numero unico 0657087051, attraverso il quale ottenere informazioni e orientamento per usufruire delle misure previste dalle Istituzioni nazionali e locali, richiedere la consegna della spesa a domicilio per persone fragili, oppure segnalare situazioni di difficoltà che necessitano di sostegno alimentare.