Assisi , venerdì, 22. maggio, 2020 14:00 (ACI Stampa).
“#Nulla di proprio. Dalla spogliazione per ricominciare”. È questo il titolo del programma di iniziative che si terranno, in questo tempo di emergenza da coronavirus nel rispetto delle normative anti contagio da Covid-19, in occasione dell’anniversario dell’inaugurazione del santuario della Spogliazione, istituito nel 2017 ad Assisi.
Domenica 24 maggio, alle ore 11, ci sarà la santa messa nel santuario della Spogliazione, secondo le misure di sicurezza previste dal protocollo tra Cei e governo che disciplina gli accessi, sarà presieduta dall’Arcivescovo Edgar Peña Parra, Sostituto per gli affari generali della Segreteria di Stato della Santa Sede.
In questi giorni, per omaggiare l'evento, è stato anche presentanto un libro, curato da Elisabetta Lo Iacono: "Frate Francesco e la spogliazione”. “La spogliazione – afferma Lo Iacono – ha una centralità indiscussa nella vita di Francesco d’Assisi e, se la approfondiamo, anche in quella di ciascuno di noi. Un atto di consapevolezza, di coraggio e di libertà che merita di essere riscoperto per conoscere a fondo se stessi e per liberarci da quelle zavorre che appesantiscono i nostri passi sulla strada dell’autenticità. Nel periodo difficile che stiamo vivendo, il Santuario che celebra quell’evento rappresenta ancor più un faro tra le tante nebbie della quotidianità”.
Il libro, pubblicato da Edizioni francescane italiane, già disponibile in libreria, ha la prefazione di Luigi Maria Epicoco e di quattordici capitoli redatti da vari autori tra cui monsignor Sorrentino, Lo Iacono e padre Paoletti, che hanno trattato la spogliazione da diversi punti di vista.
Nella piazza davanti al vescovado dove il poverello di Assisi scelse di conformarsi a Cristo, nasce, tre anni fa, il santuario della Spogliazione. Si tratta della chiesa di Santa Maria Maggiore, l’antica Cattedrale dove venne battezzato san Francesco. Il nuovo santuario, eretto con decreto vescovile, vede la luce nel luogo dove il giovane compì il gesto clamoroso di togliersi le vesti davanti al padre Pietro di Bernardone.