Cracovia , domenica, 17. maggio, 2020 20:15 (ACI Stampa).
Un Papa che ha cambiato il mondo, che ha avuto l’impatto dei grandi leader. Un Papa che può essere considerato tra i padri della Polonia. Ma soprattutto, un Papa che aveva “una incrollabile fede in Dio” e che anche in tempi difficili “non ha mai perso la convinzione della grandezza e della dignità dell’uomo, non ha mai rinunciato alla speranza”. Così il Cardinale Stanislao Dziwisz, arcivescovo emerito di Cracovia e per decenni segretario di San Giovanni Paolo II, descrive il Papa polacco nel centenario della sua nascita. E Michale Schudrich, rabbino capo di Polonia, sottolinea: "Nessuno ha fatto più di Giovanni Paolo II per sradicare l'antisemitismo".
Il 18 maggio 1920, a Wadowice, nacque Karol Wojtyla, che sarebbe passato alla storia come Giovanni Paolo II. Veniva da una famiglia santa: la causa di beatificazione dei suoi genitori è stata avviata quest’anno, proprio pochi giorni prima del centenario, mentre il fratello Edmund morì prestando soccorso da medico durante l’epidemia di scarlattina. Il Cardinale Dziwisz lo ricorda in un videomessaggio andato in onda stasera sulla tv polacca TVP1, in cui sostiene che “il lavoro della sua vita ci porta oggi, in un periodo difficile di pandemia, consolazione e un raggio di speranza”.
Il Cardinale Dziwisz sottolinea di aver avuto “il privilegio di vivere a lavorare” a fianco a Giovanni Paolo II, stando al suo fianco fino alla fine.
Karol Wotjyla, ha ricordato il cardinale, era nato nel 1920, in una Polonia appena ricostituita eppure già minacciata dai bolscevichi. Il Cardinale Dziwisz ricorda che Wotjyla “ha sperimentato personalmente il male di due ideologie e sistemi totalitari che desideravano dominare il mondo del XX secolo”.
Durante il suo lungo pontificato, Giovanni Paolo II – prosegue il Cardinale – “ “ottenne l'autorità di cui godevano i leader mondiali autentici e indiscutibili. Le sue parole di verità su Dio e sull'uomo hanno portato a profondi cambiamenti sociali e politici nella nostra parte d'Europa e in altre parti del mondo. Non è un'esagerazione includere Giovanni Paolo II tra i padri della nostra libertà e sovranità polacche”.