Città del Vaticano , domenica, 17. maggio, 2020 12:12 (ACI Stampa).
Da domani le Messe con il popolo riprendono in Italia, in altri Paesi sono già riprese, alcuni Paesi ci stanno ancora pensando. Papa Francesco rivolge un pensiero a tutte queste comunità, e in particolare a quella italiana. "Ma per favore - dice Papa Francesco - andiamo avanti con le norme e le prescrizioni che ci danno, per custodire la salute di ognuno e del popolo".
Come ormai da due mesi a questa parte, Papa Francesco recita la preghiera del Regina Coeli (che sostituisce l'Angelus nel tempo Pasquale) nella Biblioteca del Palazzo Apostolico vaticano, e si affaccia sulla piazza vuota solo per benedirla alla fine. Non si sa ancora quando riprenderà ad affacciarsi dalla finestra del Palazzo Apostolico, e come saranno regolati gli accessi in piazza per evitare assembramenti.
Domani, Papa Francesco celebrerà la Messa del mattino in diretta, per l’ultima volta prima di tornare alla consueta routine. E lo farà non da Santa Marta, ma dall’altare sulla tomba di San Giovanni Paolo II, perché se ne ricorda il centenario della nascita. Il Papa ricorda questo appuntamento, sottolinea che tutti ricordano “con tanto affetto e riconoscenza” il Papa polacco e prega perché “dal Cielo egli continui a intercedere per il Popolo di Dio e la pace nel mondo”.
Ma i saluti dopo il Regina Coeli guardano già al dopo coronavirus. Oltre al pensiero per le comunità che riprendono a celebrare con il popolo, c’è quello per i bambini che avrebbero dovuto fare la Prima Comunione in questo mese di maggio, e non hanno potuto a causa della pandemia. Papa Francesco li invita a vivere questo tempo di attesa come opportunità per prepararvi meglio: pregando, leggendo il libro di catechismo per approfondire la conoscenza di Gesù, crescendo nella bontà e nel servizio agli altri.
Prima del Regina Coeli, il commento del Vangelo, che è quello in cui Gesù chiede ai discepoli di amarlo e rispettare i comandamenti e annuncia l’invio dello Spirito Santo.