Città del Vaticano , sabato, 16. maggio, 2020 17:00 (ACI Stampa).
Una preghiera comune, un anno di manifestazioni, una serie di impegni che coinvolgono famiglie, ospedali, imprese agricole e ordini religiosi alla luce dell’ecologia integrale: per il quinto anniversario dell’enciclica Laudato Si, il dicastero per il Servizio dello Sviluppo Umano Integrale ha stilato un vero e proprio programma annuale di celebrazioni. Che comincia oggi, con una settimana "Laudato Si" indetta da Papa Francesco, sul tema "Tutto è connesso".
C’è da dire che l’impatto della Laudato Si è stato molto ampio. Lettura d’obbligo dei diplomatici delle Nazioni Unite prima della visita di Papa Francesco il 25 settembre 2015, molto utilizzata quando si tratta di sfruttarne l’impatto sui temi ecologici nei vari consessi internazionali cui anche la Santa Sede partecipa, meno conosciuta nelle parti in cui il Papa sottolinea ancora una volta il valore della famiglia tradizionale (paragrafo 213), mette in luce il fatto che maschile e femminile sono dati naturali da non eludere (paragrafo 155), dice che anche l’embrione è natura da difendere (paragrafo 120), si scaglia contro gli ecologisti che fanno esperimenti sugli embrioni (paragrafo 136), e infine afferma che le religioni hanno diritto di parola in società (paragrafo 62).
È una enciclica, insomma, che ha molto di più del tema ecologico in sé, sebbene vi compaia una sola volta il riferimento allo “sviluppo umano integrale” e 3 volte quello allo sviluppo integrale, mentre si parli quasi il doppio delle volte di sviluppo sostenibile. Quasi che il Papa cercasse una sintesi tra il linguaggio del mondo e quello della dottrina sociale della Chiesa.
Ci sono tutti questi temi nell’enciclica firmata da Papa Francesco il 24 maggio 2015. Nel presentare gli eventi, il Dicastero per il Servizio dello Sviluppo Umano Integrale punta piuttosto sul tema ecologico, ricorda la denuncia delle “crepe del pianeta in cui abitiamo”, mette in luce il fatto che “le comunità povere intorno al mondo sono già le prime e sproporzionate vittime della corrente degradazione ecologica”.
Secondo il dicastero, il fatto che il quinto anniversario dell’enciclica capiti in tempi di pandemia rappresenta uno spartiacque, e allo stesso tempo prova la bontà del richiamo dell’enciclica di Papa Francesco per un mondo più “interessato, fraterno, pacifico e sostenibile”, dato che “abbiamo una opportunità unica di trasformare l’attuale lamento e travaglio nella nascita di un nuovo modo di vivere insieme, uniti insieme in amore, compassione e solidarietà”.