Città del Vaticano , sabato, 16. maggio, 2020 13:00 (ACI Stampa).
Un mese dopo il lancio della Commissione Vaticana anti-Covid 19, la cabina di regia viene presentata ufficialmente. La commissione ha durata di un anno, è formata da cinque commissioni interdicasteriali che coinvolgono Caritas Internationalis, ma anche le Pontificie Accademie per la Vita e per le Scienze per la ricerca e anche i ricaschi sociali ed economici; il Dicastero per la Comunicazione vaticano per l’informazione; la Segreteria di Stato vaticana, e il suo “ministero degli Esteri” (la seconda sezione) per il coordinamento diplomatico internazionale.
“Il Covid 19 – sottolinea il Cardinale Peter Turkson, prefetto del Dicatero per il Servizio dello Sviluppo Umano Integrale – è cominciata come una questione sanitaria, ma ha poi colpito in maniera drastica l’economia, l’occupazione, gli stili di vita, la sicurezza alimentare, il ruolo primario dell’Intelligenza Artificiale e la sicurezza di internet, la politica, la governance e le politiche, siano esse nazionalistiche o aperte nella solidarietà, la ricerca e i brevetti”.
C’è bisogno, dunque, di un approccio integrale, e per questo Papa Francesco ha chiesto al Dicastero per il Servizio dello Sviluppo Umano Integrale di lavorare sul tema. D’altronde, il Cardinale Turkson è stato anche inviato del Papa in Africa durante la crisi di Ebola; Caritas Internationalis, che è parte della task force, fa riferimento proprio al dicastero; e il tema della sicurezza alimentare è uno dei grandi temi del dicastero, sviluppato da padre Augusto Zampini cui Papa Francesco ha dato maggiore presa sul dicastero nominandolo segretario aggiunto lo scorso 10 aprile, probabilmente proprio in vista del suo maggiore impegno “ufficiale” in questa commissione.
La commissione ha durata di un anno, copre varie aree e include una sottocommissione per il fundraising. Le risorse, in fondo, sono fondamentali per rispondere alla pandemia, e già Caritas Internationalis ha creato un fondo per la risposta alla crisi, nonché una piattaforma virtuale per scambiarsi dati certi sulla diffusione e la natura del virus.
Caritas Internationalis ha lavorato in prima linea dall’inizio, grazie alle varie “braccia” della federazione sul territorio. Aloysius John, segretario generale di Caritas Internationalis, spiega che “fino ad ora, abbiamo ricevuto 32 progetti, e ne abbiamo già approvati e finanziati 14”. Sono progetti che aiutano le famiglie con “assistenza alimentare di base, kit igienici, beni come sapone, pannolini e assistenza economica per aiutare a pagare gli affitti e altri bisogni urgenti”.