Roma , sabato, 16. maggio, 2020 11:00 (ACI Stampa).
Ci tiene, il cardinale Gualtiero Bassetti, a ricordare che “le nostre chiese sono sempre rimaste aperte”. Ma certo, aggiunge, il ritorno della possibilità di partecipare alla Messa è “ritornare a manifestare il nostro essere comunità, il nostro essere famiglia”. E, dopo mesi in cui si è rimasti in casa, nella nostra famiglia, è il momento di “tornare ad essere grande famiglia”.
Il presidente della Conferenza Episcopale Italiana invia un videomessaggio attraverso i canali ufficiali della CEI, in vista della fase 2 della Chiesa italiana nella risposta al coronavirus. C’è la voglia di tornare a partecipare alle Messe, e questa va anche oltre le critiche al protocollo firmato dalla CEI con il governo, che includeva in decreto ministeriale in cui, in maniera insolita, si ricordava che c’era ancora “la dispensa dal precetto domenicale”. E va anche oltre il fatto che il decreto del governo sottolineava che ogni parroco poteva definire il numero di fedeli ammessi alle celebrazioni sulla base degli spazi della chiesa, ma una successiva nota del Ministero degli Interni, uscita due giorni fa, limitava ad un massimo di 200 le persone che potevano partecipare alle celebrazioni.
È tempo, però, di tornare a partecipare all’Eucarestia. Il Cardinale Gualtiero Bassetti lo definisce “un evento importante, un evento di grazia, un evento che vorrei voi coglieste”, perché “l’Eucarestia fa di noi una comunità, una famiglia”, nel desiderio comune di “incontrare Lui” e fare “esperienza di questa forza immensa che ci viene da Lui Risorto, dal Suo Spirito, perché possiamo continuare il nostro cammino”.
Il presidente della CEI sottolinea che il periodo vissuto “non è privo di significato”, una sofferenza che è stata anche difficoltà per “famiglie numerose, con tanti bambini”, nelle quali comunque “non sono mancati la preghiera, l’ascolto attento della Parola di Dio e quel servizio, soprattutto alle persone più anziane, che diventa autentica carità”.
Ma, aggiunge il Cardinale Bassetti, anche se “abbiamo sperimentato il nostro essere Chiesa nella piccola famiglia domestica, dove abbiamo vissuto tanti valori stando gli uni accanto agli altri. Adesso però è il momento di tornare nella grande famiglia”.