Roma , sabato, 16. maggio, 2020 10:00 (ACI Stampa).
In tante chiese, basiliche, parrocchie fervono i preparativi per “aprire” le liturgie con la presenza del popolo dopo alcuni mesi. La data è lunedì 18 maggio.
Non si rientra comunque nelle “consuete” celebrazioni ma con alcune limitazioni soprattutto per far rispettare il distanziamento sociale, l’igienizzazione dei luoghi e degli oggetti ed altre attenzioni da osservare. Nelle comunità ecclesiali si comincia a “respirare” gioia per questo momento che permetterà a tanti di poter ricevere alcuni sacramenti di cui si sono privati “forzatamente”.
Nella sua diocesi, quella di Perugia-Città della Pieve, sarà il card. Gualtiero Bassetti, presidente della Cei, a presiedere la liturgia che coincide con il centenario della nascita di san Giovanni Paolo II (18 maggio 1920 - 18 maggio 2020). La celebrazione si terrà alle 18,00 nella cattedrale di San Lorenzo di Perugia.
“E’ una grande gioia, per le nostre Chiese, poter tornare a vivere con il popolo le celebrazioni liturgiche, poter riprendere la condivisione, in forma comunitaria, della Mensa Eucaristica”, scrivono in una nota i vescovi della Toscana: “abbiamo accettato di buon grado, per senso di responsabilità e animati dalla carità verso tutti, le restrizioni dolorose di questi mesi e che ancora in parte viviamo. Ora siamo lieti che si possa aprire una nuova stagione piena di speranza”. I presuli invitano le comunità e “ciascuno ad agire con responsabilità, adottando tutti gli accorgimenti necessari per mettere in atto, nelle diverse situazioni concrete, le misure indicate nel Protocollo, vogliamo definire anche l’orizzonte pastorale entro cui si colloca questa nuova fase, che vede, nell’ottica di una prudente ripresa della vita sociale, anche la possibilità di una più ampia partecipazione dei fedeli alla vita sacramentale, sebbene a precise necessarie condizioni”. I vescovi evidenziano anche che per le liturgie domenicali, potrà essere valutata, “se necessario, la possibilità di utilizzare altri ambienti parrocchiali più vasti, oppure di individuare, in accordo con le autorità civili, spazi, anche all’aperto, in cui poter svolgere le celebrazioni in forma dignitosa”.
Anche i vescovi campani scrivono ai sacerdoti a pochi giorni dalla ripresa delle celebrazioni liturgiche. I presuli indicano alcune linee guida riguardanti “la graduale ripresa
delle celebrazioni liturgiche con il popolo”, raccomandandone l’osservanza
“in tutte le sue parti, soprattutto nel rispetto delle prescrizioni sanitarie, quali ad esempio evitare l’assembramento, rispettare la normativa sul distanziamento tra le persone e l’adozione dei dispositivi di sicurezza”. Tra le tante raccomandazioni l’uso “limitato” di trasmissioni delle celebrazioni in modalità streaming per “non disperdere ulteriormente la partecipazione comunitaria: ci sta a cuore il senso della comunità, reale e non virtuale. In tali celebrazioni si rispettino lo spirito e le norme della liturgia”.