Roma , giovedì, 14. maggio, 2020 12:30 (ACI Stampa).
A Roma c’è un famoso Centro di Formazione Professionale. Intitolato alla Marchesa Teresa Gerini Torlonia, benefattrice dei salesiani, è stato fondato nel 1952 ed è chiamato da tutti “il centro professionale di don Bosco”. I ragazzi di questo centro professionale si sono trovati ora coinvolti in modo diretto nella lotta contro il coronavirus. È successo con la fase 2.
I giovani del IV anno del duale del settore elettronico erano in stage presso varie aziende dedicate all’evoluzione tecnologica, che sono state riaperte il 4 maggio, con l’avvio della fase 2. Hanno così potuto continuare la loro esperienza di formazione.
Nell’emergenza, le aziende hanno convertito le ricerche di soluzioni tecnologiche al contrasto dell’emergenza sanitaria mondiale, e anche i giovani del Gerini si sono trovati coinvolti in questo lavoro.
I giovani si attengono ai protocolli di sicurezza, alcune aziende, per evitare che i ragazzi viaggino su mezzi pubblici rischiando il contagio, li vanno a prelevare a casa insieme agli altri dipendenti e li riportano poi alla fine dell’orario di lavoro. I feedback sono molto positivi.
I ragazzi, in particolare, hanno partecipato all’elaborazione di progetti e nella realizzazione di strumentazioni mediche. Una decina di studenti, infatti, sono impiegati in aziende elettroniche che contribuiscono all’assemblaggio e il collaudo di apparecchiature per la prevenzione, la diagnostica e il monitoraggio e il contenimento e il contrasto al COVID 19.