Città del Vaticano , mercoledì, 13. maggio, 2020 9:00 (ACI Stampa).
La sede di San Pietro e la sede di San Marco si sono scambiate una telefonata, e hanno pregato insieme che “Dio abbia misericordia del mondo, della Chiesa e di tutti i credenti”. In occasione della giornata dell’Amicizia Copto-Cattolica, Papa Francesco e Papa Tawadros hanno conversato al telefono. Il Papa, come di consueto, ha anche mandato un messaggio, firmato l’8 maggio da San Giovanni in Laterano.
La giornata di amicizia copto-cattolica si tiene il 10 maggio. È stata istituita dopo il primo incontro tra Papa Francesco e Papa Tawadros nel 2013 in Vaticano, giorno che è anche anniversario del primo storico incontro tra un Papa e un patriarca copto, Paolo VI e Papa Shenouda III, che si incontrarono il 10 maggio 1973.
Nel suo messaggio, diffuso sul sito del Pontificio Consiglio per la Promozione dell’Unità dei Cristiani, Papa Francesco ha sottolineato che “il legame di amicizia e affetto tra le nostre Chiese chiama alla mente la ben conosciuta Icona dell’Amicizia del VI secolo, che raffigura il Signore che mette la sua mano sulla spalla del suo amico, il santo monaco Mena di Egitto. E il nostro legame è radicato nell’amicizia di Cristo Gesù con tutti i suoi seguaci”.
Papa Francesco sottolinea che nel percorso di amicizia “siamo ispirati e sostenuti dall’esempio e la potente intercessione ed esempio dei martiri insieme a quelli che hanno sofferto in nome di Cristo”, ma anche rafforzati dal “dialogo teologico tra le nostre Chiese”.
Papa Francesco fa riferimento alla Commissione Mista internazionale per il dialogo teologico tra la Chiesa Cattolica e le Chiese ortodosse orientali, che ha prodotto due importanti documenti e che rappresenta uno dei dialoghi più promettenti nell’ambito ecumenico. Istituita nel 2003, la commissione comprende rappresentanti della Chiesa cattolica, della Chiesa copta-ortodossa, della Chiesa siro-ortodossa di Antiochia, la Chiesa apostolica armena (Catolicossato di tutti gli armeni - Sede di Etchmiadzin e Catolicossato della Sede di Cilicia), della Chiesa ortodossa etiope e della Chiesa sira-ortodossa Malankarese.