Città del Vaticano , sabato, 2. maggio, 2020 7:35 (ACI Stampa).
“Per i governanti che hanno la responsabilità di prendersi cura dei loro popoli in questi momenti di crisi. I capi di stato, i presidenti dei i governi, legislatori, sindaci presidenti delle regioni, perché il Signore li aiuti e gli dia forza perché il loro lavoro non è facile. E quando ci sono differenze tra loro capiscano che nei momenti di crisi devono essere uniti per il bene del popolo perché l’unita è superiore al conflitto.
Oggi sabato 2 maggio si uniscono a noi 300 gruppi di preghiera che si chiamano i Madrugadores, i mattinieri, che si alzano presto per pregare, che fanno una levataccia per la preghiera”.
Questa la intenzione di oggi di Papa Francesco all’inizio della Messa dalla mattina celebrata nella Cappella dello Spirito Santo a Casa Santa Marta.
Nella omelia il Papa commentando le letture di oggi, con la vita della prima comunità cristiana e la confessione di Pietro. “In quei giorni la Chiesa era in pace si consolidava e cresceva in numero grazie allo Spirito Santo” dice il Papa “ma ci sono anche i temi di persecuzione e difficili che mettono in crisi i credenti”.
Davanti alla predicazione di Gesù c’è chi dice: questa parola è dura. Gesù sapeva che i discepoli mormoravano, non gli apostoli, ma i discepoli. Gesù sapeva chi credeva e chi no.