Città del Vaticano , venerdì, 1. maggio, 2020 7:28 (ACI Stampa).
Nella festa di San Giuseppe Lavoratore e Giornata dei Lavoratori, Papa Francesco sottolinea con forza: “ogni ingiustizia che si fa su una persona che lavora è calpestare la dignità umana, anche la dignità di chi fa la ingiustizia. Si abbassa il livello, si finisce in quella tensione tra dittatore e schiavo”.
Papa Francesco dedica la sua Messa quotidiana a tutti i lavoratori, “perché – sottolinea – a nessuna persona manchi il lavoro, perché tutti siano giustamente pagati, perché possano godere della dignità del lavoro e della bellezza del riposo”.
Le letture del giorno sono quelle della festa facoltativa di San Giuseppe, di cui tra l’altro quest’anno si celebrano i 150 anni dalla proclamazione a patrono della Chiesa. Papa Francesco parte dalla prima lettura, che è il passaggio della Genesi in cui si parla della creazione. “La parola lavoro - spiega Papa Francesco - è quella che usa la Bibbia per descrivere questa attività di Dio. Portò a compimento il lavoro che aveva fatto, e cessò nel settimo giorno da ogni suo lavoro e consegna questa attività all’uomo, che deve lavorare per ‘creare con lui’ questo mondo”.
Per questo, continua Papa Francesco, nel lavoro “l’uomo è un creatore”, e quindi il lavoro “ha dentro di sé una bontà, crea l’armonia delle cose, e coinvolge l’uomo tutto, nel suo pensiero, nel suo sentire, nel suo agire”.
Papa Francesco sottolinea che il lavoro è la “vocazione prima dell’uomo” e questo dà all’uomo “dignità”, e lo rende simile a Dio.