Milano , sabato, 25. aprile, 2020 14:00 (ACI Stampa).
Quest’anno, a causa dell’emergenza sanitaria che impedisce i contatti diretti tra le persone, i festeggiamenti del 25 aprile sono online:una lunga maratona anima la giornata che ricorda la liberazione dell’ Italia dalla dittatura e dell'occupazione nazista. Ma qual è stato il ruolo dei cattolici nelle Resistenza?
Il professor Giorgio Campanini, docente emerito di Storia delle Dottrine politiche presso l’Università di Parma, sottolineava che il contributo dei cattolici nella ‘Resistenza passiva’ per la costruzione della democrazia in Italia: “Fu l’opposizione silenziosa di vescovi e parroci che rifiutarono ogni compromissione e si chiusero in un eloquente silenzio. Fu il sostegno dato da monasteri, conventi e parrocchie ai partigiani e l’ospitalità accordata, spesso a rischio della vita, ad ebrei a prigionieri di guerra fuggiti dai campi di concentramento, a persone ricercate dagli occupanti.
Fu la resistenza passiva di chi, come Giuseppe Lazzati, rifiutava le lusinghe degli occupanti e preferiva la via dei campi di concentramento, ove gran parte dei militari antifascisti avrebbe concluso la propria breve esistenza.
Maria Pia Garavaglia, presidente nazionale dell’Associazione Partigiani Cristiani, che ha lo scopo di valorizzare la memoria storica della Resistenza, quella cristiana in particolare, al fine di trasmettere alle nuove generazioni il significato di libertà e di democrazia. A lei chiediamo:
Quale fu l’apporto dei cattolici nella Resistenza?