Istanbul , mercoledì, 22. aprile, 2020 17:00 (ACI Stampa).
La pandemia del coronavirus ha fatto sì che l’intera umanità si accorgesse “della sua fragilità”, mentre “per i cristiani questo è un tempo di attesa, l’ora più buia in attesa di un mondo nuovo”. Il Patriarca Ecumenico Bartolomeo I firma un Messaggio per il 50esimo anniversario della Giornata Mondiale della Terra.
La Giornata fu istituita su iniziativa di un gruppo di studenti statunitensi nel 1970. Le celebrazioni mondiali, con manifestazioni in 193 Paesi sarebbero dovute essere aperte dall’Italia, che aveva scelto per tema l’enciclica di Papa Francesco Laudato Si nel quinto anniversario di pubblicazione. Tutto è cambiato con il coronavirus.
Ma resta la giornata, e resta il tema, il riscaldamento globale, cui la Santa Sede si è particolarmente impegnata su impulso di Papa Francesco. Non a caso, il Papa ha dedicato l’udienza generale di oggi proprio alla Giornata Mondiale della Terra.
Anche Bartolomeo I ha mostrato una grande coscienza ecologica, portando avanti in particolare un impegno sulla “ecologia umana” che si ritrova anche nel primo documento di dottrina sociale del Patriarcato recentemente pubblicato. C’è molta sintonia con Papa Francesco, tanto che dal 2017 i due firmano congiuntamente il messaggio per la Giornata di Preghiera per la Cura del Creato, che si celebra l’1 settembre di ogni anno.
Nel suo messaggio, il Patriarca Bartolomeo ricorda l’impegno trentennale del Patriarcato di Costantinopoli sui temi ecologici, e sottolinea che Papa Francesco si è unito a questo impegno cinque anni fa con la Laudato Si.