Ginevra , mercoledì, 22. aprile, 2020 11:00 (ACI Stampa).
Ha cominciato con Benedetto XVI, ha terminato con Papa Francesco. Il reverendo Olav Fykse Tveit è stato per dieci anni segretario generale del Consiglio Ecumenico delle Chiese. In questi anni, ha svolto un lavoro ecumenico grandemente apprezzato, E il Cardinale Kurt Koch, presidente del Pontificio Consiglio per la Promozione dell’Unità dei Cristiani, gli ha inviato lo scorso 14 aprile una lettera di apprezzamento.
Una lettera che, in fondo, racconta molto di come l’ecumenismo si sia sviluppato in questi dieci anni. Sicuramente, il reverendo Tveit ha visto l’apice del suo decennio da segretario con la visita di Papa Francesco a Ginevra proprio al Consiglio Ecumenico per le Chiese, in quello che lo stesso Papa ha considerato un “pellegrinaggio ecumenico”.
Nella sua lettera, il Cardinale Koch ha apprezzato “l’impegno e la dedizione eccezionali” del segretario generale del CEC uscente, e ha espresso “sincera gratitudine “ per la fruttuosa collaborazione tra il CEC e la Chiesa cattolica.
Il Cardinale Koch ha aggiunto che il reverendo Tveit è stato “anche determinante nello ‘sviluppo costruttivo’ delle relazioni tra il CEC e la Chiesa cattolica”.
Relazioni il cui segno più tangibile è appunto il “pellegrinaggio ecumenico di Papa Francesco, ma in cui vanno annoverate anche le numerose visite al Pontificio Consiglio per la Promozione dell’Unità dei Cristiani.