Roma , lunedì, 20. aprile, 2020 19:24 (ACI Stampa).
Con il Battesimo, con l’Eucarestia, con la partecipazione alla Messa, siamo “rinati dall’alto e in noi è cominciata una nuova vita. E spesso ce ne dimentichiamo, non facendo attenzione al tesoro che abbiamo dentro”. Don Andrea Cavallini commenta così il Vangelo del giorno, nella consueta messa organizzata dalla diocesi di Roma al santuario del Divino Amore.
La Messa dal Santuario del Divino Amore viene trasmessa ogni giorno, ed è un modo della diocesi di Roma di essere vicino alle persone in un tempo in cui, a causa della pandemia, non si possono svolgere le celebrazioni pubbliche. Inizialmente, la Messa era celebrata dal Cardinale Angelo de Donatis, vicario del Papa per la diocesi di Roma, e a turno dai vescovi ausiliari. Dopo la positività del cardinale al coronavirus, sono stati vari sacerdoti della diocesi di Roma e vescovi a turnarsi nella celebrazione. Questa sera, celebra don Andrea Cavallini, direttore dell’Ufficio Catechistico della Diocesi di Roma.
Questi sottolinea che, nel tempo di Pasqua, le letture sono indirizzate a farci “prendere coscienza dei doni che Dio ci ha fatto e dei doni che ci vuole fare”. Il Vangelo del giorno è quello di Nicodemo, il fariseo che va da Gesù nottetempo.
“Nicodemo – dice don Cavallini - non capisce cosa vuole dire il Signore, ma Gesù dice che se uno non nasce dall’alto non può vedere il Regno di Dio, e sottolinea che bisogna rinascere dall’acqua e dallo spirito”.
Don Cavallini sottolinea che noi siamo rinati dall’alto, e la nuova vita che è cominciata in noi “è una vita nascosta, una vita silenziosa e se non fai attenzione rischi di sprecarla”.