Città del Vaticano , domenica, 19. aprile, 2020 14:00 (ACI Stampa).
Sono passati 15 anni fa da quel pomeriggio del 19 aprile 2005 quando il Cardinale Protodiacono Jorge Arturo Medina Estevez annunciava al mondo l’elezione del Cardinale Joseph Ratzinger a Papa, con il nome di Benedetto XVI.
Tra i tantissimi meriti ascrivibili a Papa Benedetto XVI – e riconosciutigli pubblicamente più volte da Papa Francesco – vi sono certamente la lotta senza quartiere alla pedofilia nella Chiesa e l’avvio delle riforme per la trasparenza finanziaria. Non vanno dimenticati inoltre l’impegno profuso in favore dei cattolici cinesi, la battaglia contro il relativismo e il costante dialogo ecumenico, in particolare con il Patriarca di Costantinopoli Bartolomeo e l’Arcivescovo di Canterbury Rowan Williams.
Nel corso del pontificato, Papa Benedetto ha lasciato tre encicliche: Deus caritas est, Spe salvi e Caritas in veritate oltre ad aver scritto buona parte di Lumen fidei, che è la prima enciclica di Papa Francesco.
Ben cinque i Sinodi presieduti: le Assemblee Generali XI, XII e XIII e quelle speciali per l’Africa e il Medio Oriente. 4 le esortazioni apostoliche post-sinodali pubblicate: Sacramentum caritatis, Verbum Domini, Africae munus ed Ecclesia in Medio Oriente.
Cinque anche i concistori convocati per la creazione di nuovi cardinali: 90 le berrette rosse che Benedetto XVI ha assegnato a presuli provenienti da 37 nazioni diversi. Nel corso del suo pontificato il Collegio cardinalizio, per la prima volta nella storia della Chiesa, ha superato le 200 unità.