Città del Vaticano , mercoledì, 15. aprile, 2020 9:44 (ACI Stampa).
La pace di Cristo non è quella che si raggiunge al termine delle guerre, non è un momento in cui c’è un vincitore e uno sconfitto oppure un accordo di pace. La pace di Cristo è l’equilibrio interiore, che porta alla riconciliazione. E – nota Papa Francesco – “gli operatori di pace sanno che non c’è riconciliazione senza dono della vita”.
Prosegue il ciclo di catechesi dedicata alle Beatitudini, ed è la volta della settima: “Beati gli operatori di Pace”. Papa Francesco è nella Biblioteca del Palazzo Apostolico, e da lì sviluppa la sua catechesi. Continuerà a farlo da lì almeno fino a l3 maggio.
Papa Francesco prima definisce le due idee di pace: la pace “biblica”, la shalom che esprime abbondanza, floridezza e benessere; e la pace intesa come “tranquillità interiore”, idea che il Papa definisce “moderna e psicologica”, ma che è “incompleta, perché nella vita l’inquietudine può essere un importante momento di crescita", tante volte è "il Signore che suscita l'inquietudine", da preferire ad una quiete "addomesticata".
Tante volte Dio, commenta Papa Francesco, "deve essere segno di contraddizione, scuotendo le nostre false sicurezze per portarci alla salvezza. Tante volte sembra di non avere pace, ma è il Signore che ci dà inquietudine per farci arrivare a lui".
La pace di Dio – nota però Papa Francesco – è diversa da quella umana. E allora come Dio dà pace al mondo?