Ulanbator , giovedì, 2. aprile, 2020 17:00 (ACI Stampa).
Arriva finalmente la nomina del nuovo Prefetto Apostolico di Ulaanbaatar in Mongolia con carattere vescovile. Si tratta di Padre Giorgio Marengo, I.M.C, finora Consigliere Regionale dell’Asia, Superiore per la Mongolia e Parroco di Maria Madre della Misericordia ad Arvaiheer, assegnandogli la sede titolare di Castra Severiana.
Una nomina molto attesa da quando a settembre del 2018 era morto improvvisamente il Vescovo Wenceslao Padilla, che aveva la cura della Chiesa Cattolica in quella vasta Nazione. In Mongolia non c'è una diocesi ma una Prefettura Apostolica che comprende una quarantina di missionari, tra sacerdoti, religiose e laici.
La piccola commuta si è sentita orfana di un padre, che 26 anni fa aveva fondato la Chiesa Cattolica. Quando era arrivato in Mongolia con altri due missionari del Cuore Immacolato di Maria, non esisteva un solo mongolo battezzato.
In Mongolia ciò sono molte realtà ecclesiali diverse ed al contempo complementari tra loro, considerati i vari carismi che lo compongono e le particolari vocazioni suscitate e grazie ai missionari che vi operano, si vede una crescita e una buona maturazione. Il territorio è immenso e dispersivo. I cattolici sono una esigua ma vivace e crescente minoranza, di circa 1.300 battezzati su oltre 3 milioni di abitanti.
Anche in questo tempo di coronavirus i missionari in Mongolia fanno del loro meglio per proteggere i loro assistiti e se stessi dal contagio del coronavirus. Per ovviare alla temporanea sospensione di tutte le attività, i bravi missionari stanno offrendo la possibilità ai loro fedeli di seguire la Santa Messa via internet, proponendo anche sul sito della Prefettura Apostolica commenti sulla Parola di Dio del giorno. Suscita ammirazione il loro ardore di escogitare modi per continuare ad evangelizzare.