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Pontificio Comitato di Scienze Storiche, padre Marek Inglot nominato membro

Il gesuita polacco, famoso per un suo saggio su come i gesuiti sono sopravvissuti alla soppressione nel XVIII secolo, diventa membro del Comitato nato su volere di Pio XII

Padre Marek Inglot | Padre Marek Inglot, SJ, nuovo membro del Pontificio Comitato di Scienze Storiche  | Unigre Padre Marek Inglot | Padre Marek Inglot, SJ, nuovo membro del Pontificio Comitato di Scienze Storiche | Unigre

Il 9 novembre 2015, dopo la visita del presidente polacco Andrzej Duda in Vaticano, padre Marek Inglot era stato insignito dal presidente stesso della Croce degli Ufficiali dell’Ordine della Rinascita della Polonia. Un riconoscimento, verso lo storico gesuita, dovuto anche al suo lavoro nel portare alla luce eventi della storia polacca, con una particolare prospettiva ecclesiastica. Da oggi, padre Inglot è stato nominato membro del Pontificio Comitato di Scienze Storiche.

Decano della Facoltà di Storia e Beni Culturali della Chiesa presso la Pontificia Università Gregoriana – nominato nel 2016 per un triennio, e riconfermato nel 2019 per altri tre anni – padre Inglot ha legato il suo nome soprattutto al libro “La Compagnia di Gesù nell’impero russo e la sua arte nella restaurazione generale della compagnia (1772 – 1820)”, tradotto anche in italiano. Tra le sue ricerche, anche quelle sul gesuita polacco Karol Antoniewicz (1807 – 1852), che fu rivoluzionario durante i moti del 1830-1831 e, dopo aver visto la morte della moglie e dei figli, entrò nella compagnia di Gesù.

Di certo, padre Inglot porta al Pontificio Comitato di Scienze Storiche anche una certa perizia con la ricerca negli archivi della società religiose, dove insegna un corso sulle “Fonti Bibliografiche per la conoscenza degli ordini religiosi”.

Il Pontificio Comitato di Scienze Storiche è stato fondato il 7 aprile 1953 da Papa Pio XII, come continuazione della Commissione cardinalizia per gli studi storici fondata da Papa Leone XIII nel 1883.

La commissione fondata da Leone XIII aveva il mandato di contribuire allo sviluppo e alla corretta utilizzazione delle scienze storiche. La Santa Sede, nel 1938, aderì poi al Comitato Internazionale di Scienze Storiche. Il comitato si concentra in particolare sul patrimonio archivistico ecclesiastico, specialmente agli archivi vaticani, e ha anche il compito di rivedere i dati storici dell’Annuario Pontificio e di comporre il martirologio.

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Nei sessant'anni di vita del Comitato si sono succeduti alla sua presidenza illustri personalità delle scienze storiche ecclesiastiche: Pio Paschini (1954 – 1962), Michele Maccarrone (1963 – 1989), Victor Saxer (1989 – 1998), Walter Brandmüller (1998-2009) e Bernard Ardura (2009).

Finora si contano circa novanta Membri, prescelti per le loro speciali competenze dalle numerose Università pontificie, ecclesiastiche, cattoliche e civili dei vari continenti.