Città del Vaticano , sabato, 5. settembre, 2015 13:00 (ACI Stampa).
Papa Francesco ha ricevuto questa mattina i Membri delle Cellule Parrocchiali di evangelizzazione in occasione del riconoscimento ufficiale degli statuti da parte della Chiesa.
“Gli statuti – ha ricordato il Papa – aiutano ad andare sulla strada, ma quello che fa l’opera è il carisma. Non avvenga che per custodire gli statuti perdiate il carisma”.
La vocazione delle Cellule parrocchiali è quella del “seme mediante il quale la comunità parrocchiale si interroga sul suo essere missionaria, e per questo sentite irresistibile dentro di voi la chiamata a incontrare tutti per annunciare la bellezza del Vangelo”. Per questo occorre ascoltare la “voce dello Spirito Santo, che continua a parlare alla sua Chiesa e la spinge a percorrere sentieri a volte ancora poco conosciuti, ma decisivi per la via dell’evangelizzazione”. Ascoltare lo Spirito Santo “è condizione per essere fedeli alla Parola del Signore, e nello stesso tempo è una spinta a superare i vari ostacoli che si incontrano nel cammino dell’evangelizzazione”.
Compito delle Cellule parrocchiali – ha aggiunto Papa Francesco – è aiutare “la comunità parrocchiale a diventare una famiglia in cui si ritrova la ricca e multiforme realtà della Chiesa”. E’ necessario “accogliere tutti senza giudicare nessuno: il nostro giudice è il Signore e se uno ha una parola di giudizio su uno o un altro chiuda la bocca. Non giudicate e non sarete giudicati:; convivere con semplicità, accogliere tutti per offrire l’esperienza della presenza di Dio e dell’amore dei fratelli. L’evangelizzazione sente forte l’esigenza dell’accoglienza, della vicinanza perché è uno dei primi segni della comunione che siamo chiamati a testimoniare per avere incontrato Cristo nella nostra vita”.
L’Eucaristia – ha detto ancora il Pontefice – sia “il cuore della vostra missione di evangelizzazione, così che ogni Cellula sia una comunità eucaristica dove spezzare il pane equivale a riconoscere la reale presenza di Gesù Cristo in mezzo a noi”. Attraverso l’Eucaristia dimostriamo che la Chiesa è “la casa paterna dove c’è posto per ciascuno con la sua vita faticosa, la Chiesa è una casa paterna, c’è posto per tutti, e Gesù dice chiamate buoni e cattivi, tutti: non c’è differenza”.