Kiev , sabato, 28. marzo, 2020 11:00 (ACI Stampa).
“Come ai tempi del Maidan, quando le chiese greco cattoliche e i monasteri si aprirono e si trasformarono in ospedali, così anche oggi, se sarà necessario, l’intero spazio della chiesa diventerà un ospedale, e insieme a voi salveremo vite umane”. L’arcivescovo maggiore Sviatoslav Shevchuk, capo della Chiesa Greco Cattolica Ucraina, ha lanciato questo messaggio alla popolazione nella Messa del 22 marzo nella Cattedrale Patriarcale della Resurrezione di Cristo.
In Ucraina ci sono stati 41 casi di Covid 19, con tre morti, ma si tema che l’epidemia si diffonda ancora di più nelle aree di conflitto, in particolare nel Donbass. La Chiesa Greco Cattolica Ucraina ha già invitato le chiese a rispettare le linee guida sanitarie, sottolineando anche di non baciare le icone, un gesto importante nel rito bizantino. Sua Beatitudine Shevchuk, però, vuole anche dimostrare vicinanza alla popolazione ucraina.
Il riferimento al Maidan, vale a dire alla cosiddetta “rivoluzione della Dignità”, è eloquente in questo senso. Durante le manifestazioni le Chiese locali, e in particolare la Chiesa Greco Cattolica, si mostrarono da subito vicino al popolo. Lo hanno fatto anche attraverso il Consiglio delle Chiese e delle Organizzazioni religiose ucraine, che rappresenta il 95 per cento delle comunità religiose ucraine e che raggruppa Chiese ortodosse, Chiese protestanti, i cattolici di rito latino e quelli di rito greco cattolico e quelli di rito musulmano.
Fondato quasi trenta anni fa, il Consiglio si è anche riunito nel 2016 nella “zona grigia”, per portare conforto sulla zona di guerra.
L’arcivescovo maggiore Shevchuk ha sottolineato che la Chiesa è vicina ai medici che “sono in prima linea”, dando “la propria salute e la propria vita per salvare la salute e la vita dei malati”, e ha dato la disponibilità a trasformare gli spazi delle chiese in ospedali per salvare vite umane.