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Coronavirus in Ucraina, Shevchuk: “Trasformeremo le nostre chiese in ospedali”

L’arcivescovo maggiore della Chiesa Greco Cattolica Ucraina mette a disposizione le chiese per curare i malati. E chiede una quarantena politica

Arcivescovo Maggiore Sviatoslav Shevchuk | Sua Beatitudine Sviatoslav Shevchuk durante una Divina Liturgia | UGCC Arcivescovo Maggiore Sviatoslav Shevchuk | Sua Beatitudine Sviatoslav Shevchuk durante una Divina Liturgia | UGCC

“Come ai tempi del Maidan, quando le chiese greco cattoliche e i monasteri si aprirono e si trasformarono in ospedali, così anche oggi, se sarà necessario, l’intero spazio della chiesa diventerà un ospedale, e insieme a voi salveremo vite umane”. L’arcivescovo maggiore Sviatoslav Shevchuk, capo della Chiesa Greco Cattolica Ucraina, ha lanciato questo messaggio alla popolazione nella Messa del 22 marzo nella Cattedrale Patriarcale della Resurrezione di Cristo.

In Ucraina ci sono stati 41 casi di Covid 19, con tre morti, ma si tema che l’epidemia si diffonda ancora di più nelle aree di conflitto, in particolare nel Donbass. La Chiesa Greco Cattolica Ucraina ha già invitato le chiese a rispettare le linee guida sanitarie, sottolineando anche di non baciare le icone, un gesto importante nel rito bizantino. Sua Beatitudine Shevchuk, però, vuole anche dimostrare vicinanza alla popolazione ucraina.

Il riferimento al Maidan, vale a dire alla cosiddetta “rivoluzione della Dignità”, è eloquente in questo senso. Durante le manifestazioni le Chiese locali, e in particolare la Chiesa Greco Cattolica, si mostrarono da subito vicino al popolo. Lo hanno fatto anche attraverso il Consiglio delle Chiese e delle Organizzazioni religiose ucraine, che rappresenta il 95 per cento delle comunità religiose ucraine e che raggruppa Chiese ortodosse, Chiese protestanti, i cattolici di rito latino e quelli di rito greco cattolico e quelli di rito musulmano.

Fondato quasi trenta anni fa, il Consiglio si è anche riunito nel 2016 nella “zona grigia”, per portare conforto sulla zona di guerra.

L’arcivescovo maggiore Shevchuk ha sottolineato che la Chiesa è vicina ai medici che “sono in prima linea”, dando “la propria salute e la propria vita per salvare la salute e la vita dei malati”, e ha dato la disponibilità a trasformare gli spazi delle chiese in ospedali per salvare vite umane.

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Rivolgendosi ai medici, ha detto: “Dovete insegnarci solo come fare. Siamo in grado di imparare rapidamente e di imparare bene, per salvare insieme a voi la vita di una persona che muore”.

Nella sua omelia, l’arcivescovo maggiore ha chiesto anche agli imprenditori di “investire nella salvezza e nella protezione della vita umana”, aiutando in un momento economico difficile, perché “se oggi riuscite a comprendere la responsabilità sociale dell’imprenditoria, sarete ripagati con gli interessi. Sono interessi che nessuna banca o titolo vi potrà garantire. Vi daranno speranza per la vita eterna e rimarranno nelle vostre mani anche dopo la morte”.

Infine, Sua Beatitudine Shevchuk ha fatto anche appello alle autorità di non prendere decisioni che hanno bisogno di una discussione ampia in questo momento, chiedendo “una quarantena politica”, che significa evitare di prendere “decisioni che possono creare tensione sociale”.

Di fronte al pericolo mortale, lasciamo tutte le cose che ci dividono. Uniamoci per servire il popolo!”, ha esortato il capo della Chiesa Greco Cattolica Ucraina.