Città del Vaticano , mercoledì, 25. marzo, 2020 18:00 (ACI Stampa).
Con due Decreti la Congregazione per la Dottrina della Fede porta a compimento l’adattamento del Messale per la forma straordinaria del Rito Romano.
Non si entra nel dettaglio, piuttosto, come si legge in una nota della Congregazione, si vuole “porre un principio generale che consente la possibilità di celebrare, nel quadro normativo d’insieme della forma extraordinaria, e quando il giorno liturgico lo permette, anche qualsiasi santo canonizzato dagli anni sessanta in poi, nel giorno della propria ricorrenza liturgica.”
Il decreto chiarisce le indicazioni delle celebrazioni, ma “e’ da sottolineare il fatto che la celebrazione dei santi più recenti conformemente a queste nuove disposizioni non è che una possibilità, e di conseguenza, essa rimane facoltativa. Chi desidera, quindi, celebrare i santi seguendo il calendario della forma extraordinaria così come stabilito dal libro liturgico, rimane libero di farlo”.
Ovviamente sereno alcuni nuovi prefazi per la celebrazioni e, si legge in una seconda nota, “lo studio svolto sulla questione ha portato alla scelta di un numero ristretto di testi da usare per circostanze occasionali quali feste di santi, messe votive o celebrazioni ad hoc, senza introdurre nessun cambiamento nelle celebrazioni del ciclo temporale. Tale scelta vuole salvaguardare, mediante l’unità dei testi, la unanimità di sentimenti e di preghiera che conviene alla confessione dei misteri della Salvezza celebrati in ciò che costituisce la struttura portante dell’anno liturgico”.