Città del Vaticano , venerdì, 4. settembre, 2015 11:45 (ACI Stampa).
Quale è il compito dei cristiani? Papa Francesco lo spiega nella consueta omelia del mattino tenuta nella Cappella della Domus Sanctae Marthae, dove risiede. “Il compito nostro – ha sottolineato – è essere uomini e donne di pace, uomini e donne di riconciliazione.”
Punto di partenza della riflessione del Pontefice è la lettera di Paolo ai Colossesi. Lì – spiega il Papa – viene presentata la “carta d’identità di Gesù,” inviato da Dio per “riconciliare e pacificare” l’umanità con Dio dopo il peccato. Quindi “la pace è opera di Gesù” e del suo “abbassarsi per obbedire fino alla morte e alla morte di croce.”
Spiega Papa Francesco: “Quando noi parliamo di pace o di riconciliazione, piccole paci, piccole riconciliazioni, dobbiamo pensare alla grande pace e alla grande riconciliazione” che “ha fatto Gesù. Senza di Lui non è possibile la pace. Senza di Lui non è possibile la riconciliazione”.
Per questo dobbiamo domandarci se seminiamo pace o zizzania, dice il Papa. “Quante volte abbiamo sentito dire di una persona: ‘Ma ha la lingua di serpente!’ Perché sempre fa quello che ha fatto il serpente con Adamo ed Eva, ha distrutto la pace.
E questo è un male, questa è una malattia nella nostra Chiesa: seminare la divisione, seminare l’odio, seminare non la pace. Ma questa è una domanda che tutti i giorni fa bene che noi ce la facciamo: ‘Io oggi ho seminato pace o ho seminato zizzania?’. ‘Ma, alle volte, si devono dire le cose perché quello e quella…’: con questo atteggiamento cosa semini tu?”.