Città del Vaticano , mercoledì, 18. marzo, 2020 7:14 (ACI Stampa).
"Preghiamo oggi per i defunti, coloro che a causa del virus hanno perso la vita. In modo speciale vorrei che pregassimo per gli operatori sanitari che sono morti in questi giorni, hanno donato la vita nel servizio degli ammalati. Guida i miei passi secondo la Tua parola e nessuna malizia prevalga su di me".
Con questa intenzione inizia la Messa mattutina odierna di Papa Francesco, presso Casa Santa Marta. Francesco ricorda gli operatori sanitari che sono morti a causa del coronavirus in questi giorni durissimi per l'Italia.
Francesco nell'omelia commenta le Letture di oggi: "Il tema di ambedue le letture di oggi è la Legge che Dio da al suo popolo. Gesù ha voluto portarla fino alla massima perfezione. C'è una cosa che attira l'attenzione il modo di come Dio da la legge. Dice Mosè, quale grande nazione ha gli dei cosi vicino a sè come Dio è vicino a noi? Il Signore da la legge al suo popolo con atteggiamento di vicinanza. Non è un dittatore, è la vicinanza. Il Dio vicino che cammina con il suo popolo".
"La prima risposta dell'uomo sono tutti atteggiamenti di non vicinanza, ci allontaniamo da Dio. Lui si fa vicino e noi ci allontaniamo. Il secondo atteggiamento umano alla vicinanza di Dio è uccidere il fratello. Due atteggiamenti che csncellano ogni vicinanza. La vicinanza sempre porta con sè ogni debolezza. Dio si umilia per essere con noi. Il Dio vicino ci parla di umiltà.
Pensiamo per esempio alla vicinanza di Gesù ai discepoli angosciati di Emmaus, lui si avvicina lentamente per fargli capire il messaggio di vita. Lui chiede a noi di essere vicini. In questo momento di crisi per la pandemia questa vicinanza ci chiede di manifestarla di più, di farla vedere di più", commenta il Pontefice.