Città del Vaticano , sabato, 14. marzo, 2020 15:00 (ACI Stampa).
Proseguiamo il nostro pellegrinaggio virtuale nella liturgia stazionale di questa particolarissima Quaresima si arriva all’incrocio tra via Merulana e via Labicana. La sosta si ferma davanti ad una chiesa che oggi ha un elegante aspetto settecentesco. I corpi dei Santi Marcellino e Pietro, cui la chiesa è dedicata, non sono mai stati qui, ma sono custoditi nelle catacombe che portano il loro nome.
Le loro ossa furono trasportate nel IX secolo nell'abazia di Saligenstad sul Meno in Germania da Eginardo consigliere ed amico di Carlo Magno. La chiesa attuale viene costruita nel XVIII secolo da Benedetto XIV, il Papa che fa ricostruire anche le facciate e logge di S. Maria Maggiore e S. Croce in Gerusalemme. La chiesa antica aveva una strana pianta irregolare che si conosce da alcune incisioni fatte poco prima della demolizione.
Proseguendo la liturgia ecco ancora le parole del Salmo 50
Poiché non gradisci il sacrificio