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Terminati gli esericizi spirituali per la Curia Romana ad Ariccia

L'ottava e la nona meditazione del predicatore padre Bovati per questa Quaresima

Esercizi spirituali ad Ariccia, 2020 |  | Vatican Media / ACI group Esercizi spirituali ad Ariccia, 2020 | | Vatican Media / ACI group
Sono terminati gli esercizi spirituali per la Curia Romana ad Ariccia. Ieri sera nell'ottava meditazione, padre Pietro Bovati, segretario della Pontificia commissione biblica, si è soffermato sul tema “L’intercessione”, intesa come quell’intervento di soccorso amorevole che è esercitato verso persone che hanno bisogno di perdono e di riconciliazione con Dio”. Nella nona ed ultima, il tema della "presenza di Dio".

Secondo quanto diffuso da Vatican News, il padre gesuita invita a prendere in esame il capitolo 32 dell’Esodo, versetti 7-14, ribadendo che il peccato “è conosciuto solo veramente nella preghiera, nell’incontro faccia a faccia con il Signore”: è “guardando il volto di Dio”, è “ascoltando la sua voce” che si comprende “la gravità del peccato”, come atto “contro Dio” e contro gli “altri”.

"La presenza di Dio" è stato  il tema affrontato dal segretario della Pontificia commissione biblica a chiusura di questo itinerario settimanale che era iniziato nel pomeriggio di domenica scorsa, 1° marzo. Ispirandosi a letture tratte dal capitolo 33 del libro dell’Esodo, dal Vangelo di Matteo e dal salmo 90, il predicatore ha esordito sottolineando che il Signore è presente nella nostra vita, è l’Emmanuele per noi, e ci accompagna nel nostro cammino".

"In un tempo di cambiamenti, di difficoltà, di incertezze come quello odierno — ha concluso il predicatore — è quanto mai necessario saper trovare la via adatta a ciò che Dio vuole oggi. Con una certezza: che la via giusta è quella tracciata dai comandamenti, che sono come pietre miliari, delineano il sentiero, illuminano il percorso, proprio come Mosè che ha ricevuto la Torah, l’ha anche scritta, poi l’ha comunicata e spiegata al popolo dopo essere stato ripetutamente all’ascolto del Signore sulla santa montagna".
 

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