Città del Vaticano , venerdì, 28. febbraio, 2020 13:00 (ACI Stampa).
“C’è bisogno di un’azione educativa più ampia. Occorre maturare motivazioni forti per perseverare nella ricerca del bene comune, anche quando non ne deriva un immediato tornaconto. Esiste una dimensione politica nella produzione e nell’uso della cosiddetta “Intelligenza Artificiale”, che non riguarda solo la distribuzione dei suoi vantaggi individuali e astrattamente funzionali.
In altri termini: non basta semplicemente affidarci alla sensibilità morale di chi fa ricerca e progetta dispositivi e algoritmi; occorre invece creare corpi sociali intermedi che assicurino rappresentanza alla sensibilità etica degli utilizzatori e degli educatori”.
E’ quanto scrive il Papa nel discorso preparato per i partecipanti alla Plenaria
della Pontificia Accademia per la Vita, che si svolge in Vaticano dal 26 al 28 febbraio 2020, dedicata al tema dell’Intelligenza Artificiale. A leggerlo è stato il vescovo Vincenzo Paglia, Presidente della PAV.
“L’ “algor-etica” potrà essere un ponte per far sì che i principi si inscrivano concretamente