Venezia , giovedì, 27. febbraio, 2020 9:00 (ACI Stampa).
La caratteristica del monaco Mechitar, fondatore della Congregazione dei Padri Mechitaristi, era quella dell’ecumenismo culturale. E, secondo il Cardinale Kurt Koch, presidente del Pontificio Consiglio per la Promozione dell’Unità dei Cristiani, è stata quella la caratteristica del primo incontro dei rappresentanti delle comunità armene di tutto il mondo.
Proprio sull’isola di San Lazzaro degli Armeni a Venezia, sede della Congregazione Mechitarista, una cinquantina di rappresentanti del popolo appartenente alla più antica nazione cristiana si sono incontrati per discutere su “Fede ed Opere”, per mettere su idee e sviluppare progetti all’interno della comune identità armena.
È la prima volta che avviene un incontro di questo tipo, che si collega fortemente al recentemente stabilimento a Roma di una legazione della Chiesa Apostolica Armena, con un “ambasciatore” presso la Santa Sede, l’arcivescovo Khajag Barsamian. Ed è un incontro che acquisisce automaticamente un sapore ecumenico, sia per l’identificarsi con il lavoro di Mechitar, sia perché la legazione ha voluto coinvolgere il Pontificio Consiglio per la Promozione dell’Unità dei Cristiani. Ed è in questa cornice che si inserisce il messaggio del Cardinale Kurt Koch.
Il cardinale Koch ci tiene a sottolineare il legame del progetto con la congregazione mechitarista, ricorda come Paolo VI chiamò Mechitar “strumento di autentico e genuino apostolato ecumenico”, e sottolinea che Mechitar era convinto che “la rinascita spirituale fosse indissociabile dalla rinascita culturale”, tanto che fece sì “che l’isola di San Lazzaro diventasse una fucina di cultura – una cultura pervasa di spiritualità e punto di riferimento per gli armeni di tutto il mondo”, offrendo così “alla cultura armena un impulso fondamentale per il rinnovamento, la riscoperta e ridefinizione della propria identità”.
Non è stato dunque un caso che gli armeni di tutto il mondo abbiano deciso proprio di riunirsi a San Lazzaro. I circa cinquanta partecipanti provengono dal settore filantropico, umanitario e caritativo, sono accademici, sacerdoti, volontari, giornalisti, scrittori, artisti, rappresentanti di organizzazioni pubbliche e di beneficenza.