Città del Vaticano , lunedì, 24. febbraio, 2020 18:00 (ACI Stampa).
“Insieme vogliamo rendere grazie a Dio per aver fondato la sua Chiesa sulla roccia di Pietro(…), vogliamo pregare intensamente affinché, "tra gli sconvolgimenti del mondo", essa "non si turbi", ma avanzi con coraggio e fiducia”.
Così Giovanni Paolo II salutava i neo cardinali creati nel concistoro del 21 febbraio 2001. Ben 44. Tra loro anche Jorge Mario Bergoglio. La messa viene celebrata il 22 febbraio, festa della Cattedra di San Pietro. “La sua vocazione e la sua missione di apostolo,- dice il Papa- riassunte nel nuovo nome di Pietro ricevuto dal Maestro, si basano interamente sul suo rapporto con Lui (Cristo), dal primo incontro, a cui lo chiamò il fratello Andrea, fino all'ultimo, in riva al lago, quando il Risorto lo incaricò di pascere il suo gregge”.
Al ministero petrino il Papa aveva dedicato tra l’altro una serie di catechesi tra il 25 novembre del 1992 e il 24 marzo del 1993. Una serie che seguiva quella sulla figura del vescovo.
Si parte dalla consegna della chiavi e del “potere” delle chiavi il cui scopo “è di aprire l’accesso al regno, non di chiuderlo: “aprire”, cioè rendere possibile l’ingresso nel regno dei cieli, e non opporvi ostacoli che equivarrebbero a una “chiusura”. Tale è la finalità propria del ministero Petrino, radicato nel sacrificio redentivo di Cristo, venuto per salvare ed essere Porta e Pastore di tutti nella comunione dell’unico Ovile”.
Nella catechesi del 2 dicembre del 1992 il Papa spiega la missione della Chiesa e di Pietro, storica e nello stesso tempo escatologica. Il compito è quello” di “sostenere i suoi “fratelli” e tutta la Chiesa nella fede. E poiché la fede non si conserva senza lotta, Pietro dovrà aiutare i fedeli nella lotta per vincere tutto quello che toglierebbe o diminuirebbe la loro fede”. Significa: “insegna la fede in tutti i tempi, nelle diverse circostanze e fra tutte le molteplici difficoltà e contraddizioni che la predicazione della fede incontrerà nella storia; e insegnando, infondi coraggio ai fedeli”.