Città del Vaticano , venerdì, 21. febbraio, 2020 12:41 (ACI Stampa).
Le Chiese ortodosse orientali “hanno sigillato nel sangue la fede in Cristo e che continuano a essere semi di fede e di speranza anche in regioni spesso segnate, purtroppo, dalla violenza e dalla guerra”. Lo sottolinea Papa Francesco, incontrando una delegazione di Chiese ortodosse orientali in viaggio studio a Roma.
È la prima volta che una delegazione di giovani sacerdoti e monaci proveniente dalle Chiese Ortodosse Orientali è invitata ad una visita di studio per approfondire la conoscenza della Chiesa cattolica. Iniziative del genere sono già state fatte con gli scambi di studenti tra Chiesa Cattolica e Patriarcato di Mosca.
La delegazione, che ha cominciato la visita il 15 febbraio, è composta da diciotto partecipanti, tre membri di ogni Chiesa ortodossa orientale: Chiesa ortodossa copta, Chiesa apostolica armena – sede di Etchmiadzin e sede di Cilicia -, Chiesa siro-ortodossa di Antiochia, Chiesa ortodossa etiopica e Chiesa ortodossa sira malankarese.
Incontrandoli, Papa Francesco sottolinea che “una visita è sempre uno scambio di doni”, e che le Chiese “portano in sé vari doni dello Spirito, da condividere per la gioia e il bene reciproci. Così, quando noi cristiani di diverse Chiese ci facciamo visita, incontrandoci nell’amore del Signore, abbiamo la grazia di scambiarci questi doni”.
Papa Francesco afferma che “possiamo accogliere quello che lo Spirito ha seminato nell’altro come un dono per noi”, e per questo la loro visita “non è solo un’occasione per approfondire la conoscenza della Chiesa cattolica, ma è anche per noi cattolici un’opportunità per accogliere il dono dello Spirito che è in voi”.