Città del Vaticano , domenica, 16. febbraio, 2020 12:11 (ACI Stampa).
Nell'Angelus odierno in Piazza San Pietro Papa Francesco trae spunto dal Vangelo di oggi che racconta il “discorso della montagna” e affronta l’argomento dell’adempimento della Legge. "Si tratta di viverla come uno strumento di libertà, che ci aiuta a non essere schiavi delle passioni e del peccato", commenta il Pontefice.
"Pensiamo alle conseguenze della guerra, a quella bambina morta di freddo in Siria, questo è frutto delle passioni, la guerra...Quando si cede alle tentazioni e alle passioni, non si è signori e protagonisti della propria vita, ma si diventa incapaci di gestirla con volontà e responsabilità", aggiunge ancora Papa Francesco.
Il Papa spiega bene la struttura del Vangelo odierno: "Il discorso di Gesù è strutturato in quattro antitesi, espresse con la formula 'Avete inteso che fu detto ... ma io vi dico'. Queste antitesi fanno riferimento ad altrettante situazioni della vita quotidiana: l’omicidio, l’adulterio, il divorzio, i giuramenti. Gesù non abolisce le prescrizioni che riguardano queste problematiche, ma ne spiega il significato pieno".
"Accogliendo la Legge di Dio nel cuore si capisce che i desideri vanno guidati, perché non tutto ciò che si desidera si può avere, e non è bene cedere a sentimenti egoistici e possessivi", osserva il Papa.
"Ma Gesù è consapevole che non è facile vivere i Comandamenti in questo modo così totalizzante. Per questo ci offre il soccorso del suo amore: Egli è venuto nel mondo non solo per dare compimento alla Legge, ma anche per donarci la sua Grazia", assicura il Pontefice.