Città del Vaticano , giovedì, 13. febbraio, 2020 18:00 (ACI Stampa).
“Padre Coyne ha promosso il dialogo tra scienza e teologia al massimo livello.
In stretto contatto con Papa san Giovanni Paolo II, negli anni Novanta ha organizzato una serie di conferenze sull’"Azione di Dio nell’Universo" presso il quartier generale della Specola Vaticana a Castel Gandolfo, in Italia, in collaborazione con il Center for Theology and the Natural Sciences di Berkerley, in California”.
E’ questo il ricordo che Padre Guy Consolmagno attuale direttore della Specola Vaticana ha del suo predecessore Padre George V. Coyne, S.J., l'americano, che ha diretto la Specola Vaticana per quasi trent’anni, dal 1978 al 2006, morto martedì, 11 febbraio, all’Upstate University Hospital a Syracuse, New York, dove era in cura per un tumore alla vescica.
Nominato da Giovanni Paolo I ha modernizzato il ruolo della Specola nel mondo della scienza, accogliendo nel suo staff giovani astronomi gesuiti provenienti da tutto il mondo, includendo l’Africa, l’Asia e il Sud America.
Consolmagno ricorda che “la lettera indirizzata da san Giovanni Paolo II a padre George Coyne in occasione del trecentesimo anniversario dei Principia di Newton è stata una delle più dettagliate dichiarazione di teologia cattolica sulla relazione esistente tra scienza e fede”.