Città del Vaticano , venerdì, 7. febbraio, 2020 13:10 (ACI Stampa).
Povertà, discriminazione, cambiamenti climatici, globalizzazione dell'indifferenza, reificazione degli esseri umani sono queste per Papa Francesco le cause della mancanza di sviluppo ed educazione di milioni di bambini.
Francesco lo ha ripetuto ai partecipanti al Workshop sul tema “Education: the global compact”, organizzato dalla Pontificia Accademia delle Scienze Sociali, che si è svolto presso la Casina Pio IV.
“L'istruzione di base è oggi un ideale normativo in tutto il mondo” dice il Papa e “ogni generazione dovrebbe riconsiderare come trasmettere le proprie conoscenze e i propri valori a quella successiva” ma “educare non è solo trasmettere concetti” e richiede la responsabilità di tutti, istituzioni familiari, scolastiche e sociali, culturali, religiose. Oggi è in crisi, quello che ho chiamato il "patto educativo” spiega Francesco il che significa che tutte le istituzioni “zoppicano”.
Serve un impegno di tutti, con una educazione integrata, e dice il Papa “sarà possibile promuovere una cultura del dialogo, dell'incontro e della comprensione reciproca, in modo pacifico, rispettoso e tollerante”.
Il ruolo della famiglia è importante perché il suo compito inizia già dal ventre materno e padri e madri e nonni “hanno bisogno di aiuto per comprendere, nel nuovo contesto globale, l'importanza di questa fase iniziale della vita e per essere pronti ad agire in di conseguenza”.