Città del Vaticano , giovedì, 6. febbraio, 2020 12:27 (ACI Stampa).
Gli organizzatori di fiere internazionali non sono solo “professionisti dell’organizzazione”. Cercano piuttosto con il loro lavoro “di contribuire ad una economia globale più giusta e umana”, in un mondo ravvicinato in cui tutto è correlato. Papa Francesco loda così il lavoro gli amministratori delegati delle Fiere Internazionali, riuniti a Roma dal 5 al 7 febbraio per il loro summit globale.
Papa Francesco sottolinea che “fiere ed esposizioni non solo hanno effetti positivi sulle economie regionali e sui mercati del lavoro”, ma “offrono anche opportunità significative per mostrare al mondo intero la ricca diversità e bellezza delle culture e degli ecosistemi locali”.
È così che gli expo “contribuiscono alla crescita di una cultura dell’incontro, che rafforza i legami di solidarietà e favorisce l’arricchimento reciproco tra i membri”.
Per questo, Papa Francesco vede nel lavoro degli amministratori delegati “una dimensione che lo trascende”, una prospettiva di bene comune che punta a “promuovere l’inclusione, la cura della casa comune e lo sviluppo integrale di individui e popoli”.
Si tratta di preoccupazioni etiche “non secondarie”, ma piuttosto “essenziali per costruire un’economia in cui i rendimenti finanziari non rappresentano l’unica variabile per misurare il successo”.