Roma , martedì, 4. febbraio, 2020 14:00 (ACI Stampa).
"L’atto del nostro credere non prende principio da una nostra buona disposizione d’animo o da uno sforzo di volontà, ma anzitutto dal dono di grazia che ci fa il Signore chiamandoci all’incontro con Lui; quella stessa grazia che opera secondo i carismi e le vocazioni dentro il Corpo di Cristo che è la Chiesa, e in modo singolare con la forza che ricevono i martiri di confessare il Maestro e Signore sino all’effusione del sangue col dono della propria vita". Lo ha detto il Cardinale Leonardo Sandri, Prefetto della Congregazione per le Chiese Orientali, nella omelia pronunciata nel corso della Messa celebrata nella chiesa dei Santi Biagio e Carlo ai Catinari in occasione della memoria liturgica di San Biagio.
Siamo chiamati - ha aggiunto il porporato commentando le Letture - "a riflettere sulla realtà odierna del martirio, su quanto molti nostri fratelli e sorelle nel mondo continuano a patire per completare nelle loro membra quanto manca alle sofferenze di Cristo. Non solo nel Vicino e Medio Oriente, ma anche in Nigeria, in Messico, in alcuni Paesi dell’Estremo Oriente: si cerca di soffocare il grido che proclama con le labbra che Gesù Cristo è l’unico Signore della storia, ma si vuole mettere a tacere anche quel cammino di carità, di giustizia sociale, di fedeltà al Romano Pontefice per i quali molti fedeli continuano a battersi nelle zone che ho ricordato, andando contro ai regimi e ai tiranni di oggi, ma anche a clan e strutture di peccato che opprimono i poveri per continuare ad arricchirsi con le loro attività illecite, come il narcotraffico. La testimonianza dei martiri di ieri e di oggi è per noi lo sprone a continuare a camminare nella luce del Signore e nella fedeltà alla nostra vocazione battesimale e sacerdotale".
Concludendo l'omelia, il Cardinale Sandri ha ricordato che "il male più grave che non può essere guarito da un vaccino è quello del veleno che può sgorgare dal cuore degli uomini, quando seminano divisioni e maldicenze, giungono a calunniare, pensando di compiere un’opera di giustizia e seminando confusione e disorientamento. Chiediamo al Signore la grazia della conversione continua e quotidiana per ciascuno di noi, e la forza di rispondere alla maledizione con la benedizione, al rancore col perdono, ai gesti che dividono con quelli che cercano l’unità".