Città del Vaticano , lunedì, 3. febbraio, 2020 18:30 (ACI Stampa).
“La proclamazione di Roma Capitale fu un evento provvidenziale, che allora suscitò polemiche e problemi. Ma cambiò Roma, l’Italia e la stessa Chiesa: iniziava una nuova storia”. Così scrive Papa Francesco nel messaggio inviato per la apertura delle celebrazioni dei 150 anni di Roma come capitale d’Italia.
Una serata evento all’ Opera di Roma che si è aperta con l’ Inno di Mameli cui ha partecipato il Presidente della Repubblica e a nome del Papa il cardinale segretario di Stato vaticano il cardinale Parolin.
Dopo i saluti istituzionali del Sindaco di Roma Virginia Raggi, che ha scelto di indicare il 3 febbraio come apertura delle celebrazioni dei 150 anni, anziché optare per il 20 settembre, la data della presa di Roma, nel 1870, con la breccia di Porta Pia, perché quel giorno, nel 1871, è stata firmata la legge che deliberò formalmente il trasferimento della Capitale da Firenze a Roma.
Il cardinale ha letto il testo di Papa Francesco che citato Montini e Giovanni Paolo II e ha ricordato tre momenti di storia comune.
In primo luogo la occupazione nazista: “Da quei tempi difficili, traiamo prima di tutto la lezione dell’imperitura fraternità tra Chiesa cattolica e Comunità ebraica, da me ribadita nella visita al Tempio Maggiore di Roma. Inoltre siamo anche convinti, con umiltà, che la Chiesa rappresenti una risorsa di umanità nella città”.