Città del Vaticano , giovedì, 30. gennaio, 2020 11:16 (ACI Stampa).
“Con quale misura io misuro gli altri? Con quale misura misuro me stesso? E’ una misura generosa, piena di amore di Dio o è una misura di basso livello? E con questa misura sarò giudicato, non sarà un’altra: quella, proprio quella che faccio io. Qual è il livello nel quale ho messo la mia asticella? A un livello alto? Dobbiamo pensare a questo. E questo lo vediamo non solo, non tanto nelle cose buone che facciamo o nelle cose cattive che facciamo ma nello stile continuo di vita”. Lo ha detto il Papa, stamane, nell’omelia pronunciata durante la Messa a Santa Marta.
“Come cristiano - ha aggiunto Francesco secondo quanto riporta Vatican News - io mi domando qual è la pietra di riferimento, la pietra di paragone per sapere se sono in un livello cristiano, un livello che Gesù vuole? E’ la capacità di umiliarmi, è la capacità di subire le umiliazioni. Un cristiano che non è capace di portare con sé le umiliazioni della vita, manca di qualcosa. E’ un cristiano di vernice o per interesse. Gesù annientò sé stesso. Questo è il modello”.
“Con la misura con la quale misurate - ha concluso il Pontefice - sarà misurato a voi, la stessa misura. Se è una misura cristiana, che segue Gesù, nella sua strada, con la stessa sarò giudicato, con molta pietà, con molta compassione, con molta misericordia. Ma se la mia misura è mondana e soltanto uso la fede cristiana sarò misurato con quella misura. Chiediamo al Signore la grazia di vivere cristianamente e soprattutto di non avere paura della croce, delle umiliazioni, perché questa è la strada che lui ha scelto per salvarci e questo è quello che garantisce che la mia misura è cristiana: la capacità di portare la croce, la capacità di subire qualche umiliazione”.