Francoforte , mercoledì, 29. gennaio, 2020 18:00 (ACI Stampa).
Alla vigilia dell’inizio ufficiale del cammino sinodale - deciso dalla Conferenza Episcopale Tedesca (CET) per dare una risposta alla crisi di credibilità della Chiesa, dopo la pubblicazione di uno studio sugli abusi sessuali di minori da parte di religiosi nelle diocesi della Germania – il presidente dei vescovi tedeschi, cardinale Reinhard Marx, mette in guardia da aspettative eccessive e da soluzioni sbrigative.
"Non ci si può aspettare che qui in Germania, in soli due anni, troviamo le risposte a questioni teologiche discusse da generazioni e generazioni. La storia della Chiesa è piena di eventi per i quali non si è trovata nessuna soluzione, se non dopo 20, 30 o 100 anni", ha detto il porporato in una intervista con il giornale della sua arcidiocesi, Die Münchner Kirchenzeitung.
A marzo dello scorso anno, la CET riunita in assemblea plenaria a Lingen, nella diocesi di Osnabrück, annunciò l´inizio di un «cammino sinodale» che avrebbe affrontato temi come l´abuso di potere nella Chiesa, la morale sessuale, il celibato e il ruolo delle donne nelle istituzioni ecclesiastiche. Nei mesi a seguire, l´annuncio riempì di entusiasmo i vescovi tedeschi più “liberali”, lieti di intraprendere un cammino di riforma nella Chiesa di Germania, e di preoccupazione quelli più “tradizionalisti”, decisamente poco convinti che una Chiesa locale possa arrogarsi il diritto di affrontare in un sinodo temi di pertinenza della Chiesa universale.
L´attesa è giunta a termine, poiché, da giovedì 30 gennaio fino a sabato 1 febbraio, nel duomo di San Bartolomeo a Francoforte, si terrà la prima assemblea plenaria del cammino sinodale, cui parteciperanno 230 delegati e che durerà almeno due anni.
"Dobbiamo riconoscere il necessario e il possibile e poi agire di conseguenza. Non possiamo tergiversare e minimizzare la situazione. Il cammino sinodale non deve concludersi con un nulla di fatto, ma portare possibilmente a risultati o voti chiari. E se un terzo dei vescovi voterà a favore di decisioni che qui in Germania potrebbero mettere a posto le cose, allora le adotteremo".