Roma , martedì, 28. gennaio, 2020 9:00 (ACI Stampa).
La Siria è una terra difficile per i cristiani. E ancora di molti sacerdoti rapiti non si sa il destino. Uno di loro però dopo quattro mesi e venti giorni di detenzione ha deciso di rendere al mondo la sia testimonianza.
Per questo Jacques MOURAD, monaco siriano della Comunità di Deir Mar Musa rapito il 21 maggio 2015 e poi liberato è spesso in Italia per raccontare. La sua è una “ Voce nel deserto” e il prossimo 8 febbraio 2020 alle ore 16.30 presso il teatro Charles de Foucauld della parrocchia SS.mo Salvatore di Bracciano sarà ancora una volta testimone per chi lo vorrà incontrare.
Secondo i dati disponibili – forniti dal Pontificio Consiglio Cor Unum – la drammatica situazione umanitaria in Siria e in Iraq è allarmante “dal 2011, la crisi avrebbe provocato finora oltre 250mila vittime e un milione di feriti. Attualmente sono più di 12 milioni le persone bisognose di aiuto in Siria e oltre 8 milioni in Iraq; i rifugiati interni sono 7,6 milioni in Siria e più di 3 milioni in Iraq, mentre 4 milioni sono i rifugiati siriani in tutta l’area del Medio Oriente: in particolare, 1,9 milioni in Turchia, 1,1 milione in Libano, più di 600mila in Giordania”.
Grazie al progetto della Comunità di Sant’Egidio, della Federazione delle Chiese Evangeliche in Italia e della Tavola Valdese si è potuto aprire un corridoio umanitario in sicurezza e legalità. Gli arrivi ad oggi sono 2900 le persone giunte in Europa dalla guerra attraverso aerei di linea e hanno potuto lasciare i campi profughi dove si trovavano, a volte da anni, a causa della guerra. Molti i bambini, alcuni bisognosi di cure, che in maniera legale e sicura avranno la possibilità di cominciare una nuova vita in Italia.
La Chiesa cattolica è presente ed aiuta tutti indistintamente. In questi territori sono presenti e attivi oltre 10mila operatori ecclesiali (tra professionisti e volontari) che svolgono la loro missione, garantendo assistenza materiale e spirituale a tutti, cristiani e non cristiani, musulmani soprattutto.