Città del Vaticano , venerdì, 24. gennaio, 2020 12:00 (ACI Stampa).
I martiri del Guatemala, altri tre martiri della Guerra Civile, un nuovo santo, molti servi di Dio in attesa di beatificazione: Papa Francesco ha approvato il 23 gennaio una serie di decreti delle Cause dei Santi. Nessun “big” tra i nomi, ma molte storie che vale la pena di conoscere.
Prima di tutto, ci sono altri tre martiri della Guerra Civile spagnola. Sono dell’Ordine dei Frati Minori cappuccini, ed è un gruppo che ha come primo nome quello di Benedetto di Santa Coloma de Gramenet (al secolo: Giuseppe Domenech Bonet). Questi furono uccisi in Spagna in odio alla fede tra il 24 luglio e il 6 agosto 1936.
Il processo per il riconoscimento del martirio fu aperto a Vlc il 25 settembre 1956, ma solo 40 anni dopo, il 25 luglio 2006, sono stati presentati gli atti dell’inchiesta suppletiva. La positio sulla vita dei martiri è stata consegnata il 28 ottobre 2015 e poi riedita su richiesta dei consultori storici il 7 luglio 2016. I consultori storici approvano la nuova Positio il 24 gennaio 2017, e il 28 maggio 2019 il Congresso peculiare dei teologi ha approvato il martirio dei servi di Dio. Ora è arrivata l’approvazione di papa Francesco.
Quindi, i martiri del Guatemala, vittime del periodo della Guerra Civile del Paese, e in particolare del periodo degli anni Ottanta del secolo scorso, quando gli indigeni cominciarono a ribellarsi alla ribellione militare.
Tre i sacerdoti di questo nuovo gruppo di martire, tutti professi dei Missionari del Sacratissimo Cuore di Gesù. Il primo della lista, Giuseppe Maria Gran Cirera, era nato a Barcellona nel 1945, e fu destinato in missione a El Quiche nel 1975. Lì lavoro nei luoghi di maggiore rischio, e fu assassinato nelle montagne di Chajul, insieme al catechista Domingo, mentre ritornava da una missione apostolica.