Parigi , martedì, 21. gennaio, 2020 9:00 (ACI Stampa).
“Un figlio è un dono da ricevere, non una cosa dovuta da fabbricare”. Lo ha detto a chiare lettere l’arcivescovo Michel Aupetit di Parigi. Ed è solo una delle tante dichiarazioni dei vescovi francesi che si oppone alla nuova legge sulla procreazione medicalmente assistita, oggi in discussione in Senato. Legge che è stata contestata anche da una marcia di decine di migliaia di persone lo scorso 19 gennaio a Parigi. Una marcia contro la fecondazione assistita e contro il rischio dell’apertura con la nuova legge all’utero in affitto incredibilmente ignorata dai grandi giornali. Come se a Parigi non fosse mai successo nulla.
Eppure, le foto sono lì, a dimostrarlo. In piazza c’erano 22 movimenti, riuniti sotto il collettivo “Marchons Enfants” (Ragazzi in Marcia). Tutti a protestare contro una legge che legalizza la procreazione medicalmente assistita sia per donne single che per coppie di donne, e dunque “andrà a privare volontariamente i figli dai padri”.
È in questa cornice che si è inserito l’intervento dell’arcivescovo Aupetit, tra l’altro medico e con una solida preparazione da bioeticista. In un comunicato, l’arcivescovo di Parigi ha denunciato l’interesse per l’ecologia del pianeta che però non arriva ad interessarsi dell’umanità, ha sottolineato che tutto è collegato, ha ribadito che “il bambino è un dono da ricevere, non un dono da fare” e “l’assenza di un padre è un danno che può essere subito, ma è mostruoso infliggerlo apposta”.
Colpisce che a contestare la legge siano scesi in campo personaggi tradizionalmente non ascrivibili alle fila della Chiesa cattolica, come la femminista Sylviane Agacinski e il militante ecologista José Bové.
Tre i punti contestati dalla Conferenza Episcopale Francese, in un comunicato dello scorso 13 gennaio: la procreazione medicalmente assistita consentita per un “progetto parentale”, la legalizzazione della filiazione senza padre e di una maternità attraverso semplice dichiarazione di volontà davanti al notaio, l’estensione della diagnosi pre-impianto, che sa tanto di selezione eugenetica.